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Accertati 26 casi di ossiuriasi a scuola: il protocollo dell’Asl

Castel Volturno. Di recente, una scuola si è ritrovata in una situazione assai spiacevole a causa di un’epidemia che ha colpito la struttura.

Nel plesso “Collodi”, dell’istituto comprensivo Castel-Volturno-Pinetamare a Castel Volturno, stando alle informazioni trapelate sui social, sono stati accertati almeno 26 casi di ossiuriasi tra gli alunni, infezioni da Enterobius Vermicularis (infezione parassitaria intestinale molto comune tra i bambini, soprattutto dai 2 anni in su, e il sintomo principale è un prurito perianale, soprattutto nelle ore notturne).

Il dirigente scolastico Maiorca, ha subito contattato l’Asl perché intervenisse al più presto per far fronte all’emergenza, e successivamente ha contattato anche l’assessorato all’Istruzione del Comune di Castel Volturno.

 

Una volta ricevuta la notizia dell’emergenza in corso, l’Amministrazione comunale guidata da Pasquale Marrandino, collaborando col preside Maiorca, ha stabilito dei contatti con l’Asl che si è precipitata sul posto per fare un sopralluogo e per compiere un’accurata pulizia degli ambienti, comunicando poi il protocollo previsto e indicando le misure di prevenzione e di igiene da adottare al fine di limitare la diffusione del parassita e tutelare la salute dei bambini.

Il comune stesso di Castel Volturno, sui social, ha diffuso le indicazioni previste dal protocollo emanato dall’Asl al fine di impedire, o almeno limitare la diffusione dell’infezione:

 

-Osservare il bambino per individuare eventuali sintomi e, in caso di sospetto, consultare il pediatra per una valutazione e, se necessario, avviare il trattamento farmacologico

-Garantire una corretta igiene personale, favorendo il lavaggio frequente delle mani, il taglio corto delle unghie e l’uso di biancheria intima pulita

-Lavare con cura lenzuola, asciugamani e indumenti intimi ad alte temperature per evitare la reinfezione

-Informare la scuola in caso di diagnosi confermata, così da poter attuare le misure preventive adeguate.

Sempre il comune, interviene sulla frequenza scolastica e fa sapere:

“Per quanto riguarda la frequenza scolastica e la riammissione a scuola, l’ossiuriasi non rappresenta un motivo di esclusione dalla scuola, pertanto i bambini affetti possono continuare a frequentare le lezioni. E’ stato però raccomandato di iniziare il trattamento prima della ripresa della frequenza scolastica, per ridurre il rischio di contagio.

Inoltre la scuola ha adottato apposite misure per limitare la trasmissione: pulizia e disinfezione regolare degli ambienti e delle superfici comuni con un detergente; rafforzamento delle norme igieniche, con particolare attenzione al lavaggio delle mani.

L’Asl ha evidenziato che il protocollo non prevede alcuna chiusura della scuola, precisando che gli ossiuri sono un’infezione gestibile con il contributo del pediatra di famiglia e che non è necessario l’allontanamento dalla scuola.”

Pe finire, il Sindaco Pasquale Marrandino e l’assessore all’Istruzione Vincenzo Gatta, fano sapere che “Anche nei prossimi giorni continueremo a mantenere stretti contatti con l’Asl per eventuali ulteriori chiarimenti o interventi e resteremo a disposizione della comunità scolastica per garantire la sicurezza dei nostri bambini all’interno degli istituti scolastici. Confidiamo nella collaborazione di tutti”.

 

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