
Marcianise/Capodrise. Due milioni di euro di cocaina in un covo di Capodrise. È questo lo scenario emerso dall’arresto di Andrea De Matteis, 27 anni, residente nel rione Santella di Marcianise e stamattina interrogato dal gip nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Mercoledì sera, la Guardia di Finanza di Napoli ha fermato De Matteis, già noto alle forze dell’ordine, trovandolo in possesso di 30 chilogrammi di cocaina. Di questi, 25 chili erano suddivisi in borsoni sportivi nella sua disponibilità, mentre altri 5 chili erano già stati stoccati in un deposito situato in via Gaetano Donizetti a Capodrise e utilizzato a tutti gli effetti come covo per nascondere il carico di “polvere bianca”.
L’interrogatorio
Durante l’interrogatorio di garanzia, De Matteis ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il suo legale, l’avvocato Antimo Iuliano, si riserverà di valutare la posizione del suo assistito, ma per il momento De Matteis rimane in custodia presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Stessa sorte anche per l’altro arrestato del blitz, il corriere napoletano che guidava il camion acciuffato dalle fiamme gialle al contrario degli altri che si sono dati alla fuga.
Le indagini sono tuttora in corso per determinare l’origine della sostanza stupefacente e l’eventuale coinvolgimento di altri individui nella rete di spaccio.
Il profilo
Andrea De Matteis, ufficialmente disoccupato, non è nuovo alle cronache giudiziarie. In passato, era stato arrestato dalla squadra mobile di Caserta per detenzione illegale di armi, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante quell’operazione, gli agenti, confondendosi tra i clienti, notarono il giovane in atteggiamenti inequivocabili riferibili allo spaccio e fecero scattare l’operazione. Successivamente, perquisirono anche l’abitazione di De Matteis in via Francesco Durante, dove trovarono una pistola con matricola abrasa e della cocaina. L’arma, nascosta in un armadio della camera da letto, risultò essere “clandestina”, in quanto la matricola era stata resa illeggibile. Nonostante fosse già sottoposto all’obbligo di firma per precedenti reati legati alla droga, De Matteis è stato nuovamente coinvolto in attività illecite.
Le indagini
Le autorità stanno ora cercando di ricostruire l’intera filiera del traffico di droga, analizzando contatti, movimenti e comunicazioni tra i soggetti coinvolti. L’obiettivo è smantellare l’intera rete che gestiva lo spaccio e individuare eventuali altri punti di deposito o distribuzione. Le indagini hanno condotto le autorità a un covo situato nella zona di via Gaetano Donizetti a Capodrise, presumibilmente utilizzato come deposito per la droga.
Lo snodo cruciale
La provincia di Caserta, e in particolare l’area di Marcianise, rappresenta un nodo cruciale nelle rotte del narcotraffico che collegano Napoli al resto d’Italia. Questa zona funge da punto di smistamento per le sostanze stupefacenti, grazie alla sua posizione strategica e alla presenza di infrastrutture che facilitano il transito. Le organizzazioni criminali locali gestiscono l’intera filiera del traffico di droga, avvalendosi di una struttura ben organizzata che coinvolge diverse figure chiave.
I ruoli
Il percorso della droga intercettato spinge le forze dell’ordine a monitorare i diversi ruoli all’interno dell’organizzazione, compresi i complici di De Matteis. Le organizzazioni criminali locali gestiscono l’intera filiera del traffico di droga, avvalendosi di una struttura ben organizzata che coinvolge diverse figure chiave:
– Corrieri: incaricati del trasporto della droga dalle zone di approvvigionamento ai punti di stoccaggio o direttamente alle piazze di spaccio. Utilizzano veicoli comuni per non destare sospetti e spesso modificano i percorsi per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
– Manovalanza locale: composta da giovani del territorio, spesso reclutati nei quartieri più disagiati. Sono impiegati in attività di spaccio al dettaglio, confezionamento delle dosi e controllo del territorio per individuare la presenza di forze dell’ordine o gruppi rivali.
Massima allerta
Le forze dell’ordine sono costantemente impegnate nel contrastare queste attività. Operazioni come quella che ha portato all’arresto di De Matteis sono il risultato di indagini approfondite, che includono intercettazioni, pedinamenti e collaborazioni tra diverse unità operative. Nonostante ciò, la resilienza e la capacità di adattamento delle organizzazioni criminali rappresentano una sfida continua per le autorità. La collaborazione tra diverse forze di polizia e l’impiego di tecnologie avanzate sono strumenti fondamentali per fronteggiare efficacemente il fenomeno del narcotraffico in queste aree.
In conclusione, l’arresto di Andrea De Matteis e il sequestro di un ingente quantitativo di cocaina evidenziano l’importanza di un’azione coordinata e incisiva da parte delle forze dell’ordine per contrastare il traffico di droga nella provincia di Caserta. Le indagini in corso mirano a smantellare l’intera rete criminale e a prevenire ulteriori infiltrazioni nel tessuto sociale locale.

