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Addio al giornalista e scrittore Salvatore: città perde un pezzo di storia

Marcianise. Se ne va un pezzo di storia di Marcianise.

Salvatore Delli Paoli, noto giornalista e scrittore di Marcianise, ma anche cultore di storia locale, docente e dirigente scolastico, si è spento all’età di 77 anni.

Nei mesi scorsi, a causa dell’età, era soggetto ad alcuni acciacchi, ma a cui ha resistito. Purtroppo, oggi la triste notizia, e con lui se ne va un pezzo di Marcianise, un importante pezzo della storia della città che lui aveva contribuito a ricostruire con un lavoro rigoroso e certosino.

Nel corso del tempo ha scritto moltissime opere letterarie e nei sui libri parla proprio della sua amata città, concentrandosi sulle chiede del Duomo e dell’Annunziata, ma anche sulla Congregazione di Carità, su cui si basa uno dei suoi volumi più riusciti: “Il potere della miseria”.

Dall’anno scorso ha iniziato ad avere le prime difficoltà a causa del male che lo affliggeva costringendolo a fermarsi fino al tragico epilogo.

Era un uomo di cultura sotto tutti i punti di vista, una mente unica. Si è laureato in materie letterarie a Napoli, diventando subito, quando era molto giovane, docente al liceo classico Nifo di Sessa Aurunca e da lì in altri prestigiosi licei della provincia, compreso il Quercia di Marcianise, di cui fu per molto tempo vicepreside.

Nel 2013 era poi andato in pensione da dirigente del Giannone di Caserta, il liceo in cui era stato studente 52 anni prima, segnando così il culmine di una carriera e di una vita di studi e di insegnamento.

Amava stare tra i suoi giovani studenti ed era orgoglioso dei traguardi che riuscivano a raggiungere.

Vale la pena ricordare un caso su tutti: Raffaella De Vita, allieva del Quercia, ora scienziata che vive negli Stati Uniti, ed è tra i ricercatori premiati dall’allora Presidente americano Barack Obama.

Altra passione di Salvatore era il giornalismo. Divenne corrispondente del Mattino da Marcianise nel lontano 1967, quando aveva appena vent’anni, e lavoro per quel giornale fino al 1998 per poi passare all’edizione campana del Corriere della Sera dove ancora sono ricordati alcuni suoi preziosi interventi nelle pagine culturali.

Successivamente tornò al Mattino, con una collaborazione diradata anche a causa dell’età che avanzava.

A riportare la triste notizia sui social è stato proprio il Sindaco di Marcianise Antonello Velardi in un lungo post:

“Ci eravamo incrociati più volte, in questi saliscendi del giornalismo, dopo aver io cominciato a collaborare – giovane liceale – con Il Foglio di Terra di Lavoro, il giornale che Salvatore fondò a metà degli Anni Settanta con Ciccio Trombetta: un esperimento molto riuscito di giornalismo locale, battistrada di molte altre iniziative analoghe. Sono un suo allievo. Scrivere di lui oggi, nel giorno dell’addio, è molto complicato. Mi preme ricordare qui il suo affettuoso incoraggiamento nei primi anni della professione e le lunghe chiacchierate su Marcianise e sulla dimensione dell’impegno pubblico. Fu sempre pronto ad appoggiare ogni iniziativa culturale intrapresa negli anni della mia doppia sindacatura, ormai ricordo lontano: forte e costante fu il sostegno. Salvatore veniva dalla formazione cattolica e quindi dall’idea chiara dell’impegno cattolico in politica. Era un figlio della Chiesa di Paolo VI e, non a caso, il suo riferimento costante fu il Duomo di Marcianise e quell’ambiente fecondo – con giovani di rara intelligenza – che ne interpretava il dettato grazie anche e soprattutto al parroco don Gaetano Rossano che di Salvatore volle essere padrino di cresima, a suggello di un rapporto personale molto intenso. Sono riuscito a salutarlo in queste ultime ore, sofferente ma sereno prima del trapasso: mi restano negli occhi e nella mente la grande tristezza e l’impotenza disegnate sul volto della moglie Liana e del figlio Agostino, il figlio che tutti vorrebbero avere. A loro, agli altri figli Guido e Angela, a tutti i familiari, un forte abbraccio e le più affettuose condoglianze. Di tutti noi il dovere di tenerne viva la memoria.”

I funerali di Salvatore saranno celebrati al Duomo di San Michele Arcangelo a Marcianise domani alle ore 12. Lo scrittore stesso ha espresso come ultima volontà che il suo rito esequiale fosse celebrato da don Agostino Albano, dato che per lui il duomo era come una seconda casa.

I genitori del parroco erano stati vicini di casa di Salvatore quando era bambino.

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