
ACERRA. Si sono svolti questa mattina in forma strettamente privata i funerali della piccola Giulia Loffredo, la bimba di soli nove mesi che ha perso la vita ad Acerra, a seguito dell’attacco, ancora da chiarire, del pitbull di famiglia. I familiari hanno chiesto il massimo riserbo per il giorno dell’ultimo saluto alla loro amata figlia, desiderando un momento di raccoglimento lontano dai riflettori e dalla pressione mediatica.
Le esequie si sono tenute nel Duomo, alla presenza di pochi affetti stretti. All’uscita della piccola bara bianca, in piazza, amici e conoscenti hanno voluto ricordare Giulia facendo volare decine di palloncini bianchi, legati tra loro a formare una coroncina del santo rosario, in segno di preghiera e speranza.
Per garantire la massima discrezione e protezione alla famiglia, il carro funebre ha lasciato la chiesa passando per un’uscita secondaria, seguito dall’auto con a bordo i genitori. Alcuni amici e parenti si sono disposti attorno alla vettura, creando una sorta di scudo per impedire riprese e scatti fotografici.
Sul fronte delle indagini, le autorità continuano a lavorare per ricostruire con esattezza le dinamiche della tragedia. Sono stati disposti ulteriori accertamenti sul cane e sulle condizioni in cui viveva all’interno dell’abitazione, mentre gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze per verificare ogni possibile dettaglio utile a chiarire i fatti. Al momento della tragedia c’era solo il padre, il barista Vincenzo Loffredo che ha riferito di essersi addormentato nel momento del possibile assalto del cane Tyson.

