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Frode da 20 milioni, 5 rischiano grosso. I nomi

Santa Maria Capua Vetere. Il pubblico ministero Alessandra Converso ha formulato richieste di condanna per cinque imputati nel processo in corso davanti alla terza sezione collegiale, presieduta dal giudice Giuseppe Meccariello.

 

Nel dettaglio, sono stati richiesti: 16 anni e 6 mesi per Luigi Cestrone, ex appartenente alla Guardia di Finanza; 7 anni e 6 mesi per Danilo Sales; 7 anni per Marco Ziccardi; 5 anni e 6 mesi per Alejandro Fabian Rascio; 4 anni e 6 mesi per Salvatore Moira. Le accuse contestate comprendono reati come associazione a delinquere, corruzione, frode fiscale, riciclaggio, emissione e utilizzo di fatture false e falsificazione di bilanci.

 

L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Napoli, è stata condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane di Napoli. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire un complesso schema fraudolento messo in atto da un’organizzazione che, attraverso società collegate, riusciva a eludere il fisco tramite false operazioni contabili.

 

L’indagine ha preso avvio da una verifica fiscale su una società del settore elettronico. Le successive intercettazioni telefoniche e ambientali hanno portato alla scoperta di un sistema basato su società fittizie, usate per generare crediti d’imposta inesistenti e per sfruttare meccanismi come il “reverse charge”, facendo ricadere l’onere fiscale su aziende create ad hoc e prive di reale operatività.

 

È emerso inoltre che l’organizzazione si avvaleva dell’assistenza di esperti fiscali e di Luigi Cestrone, che, oltre a fornire supporto operativo, reclutava prestanome a cui intestare le società di comodo e gestiva le pratiche necessarie per simulare le operazioni commerciali. Questo sistema ha permesso di generare profitti illeciti derivanti dall’evasione di imposte per oltre 20 milioni di euro.  Il processo riprenderà a marzo con gli interventi della difesa.

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