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Falsi attestati per i ristoranti, blitz dei Nas: 37 perquisizioni. Scattano ordinanze

 

CASERTA. Un gruppo criminale specializzato nella produzione di certificati HACCP contraffatti è stato smantellato dai Carabinieri del NAS, determinando l’adozione di quattro misure cautelari e l’esecuzione di 37 perquisizioni tra le province di Roma, Latina e Caserta. L’operazione ha colpito un’organizzazione che rilasciava attestati falsi a numerose imprese operanti nella ristorazione e nell’assistenza sociale, consentendo loro di aggirare gli obblighi formativi imposti dalla normativa vigente.

I provvedimenti restrittivi hanno interessato un medico esperto in medicina del lavoro, i responsabili e un’impiegata di due società di consulenza e formazione professionale con sede ad Anzio e Nettuno. Le contestazioni a loro carico includono l’associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione ideologica di certificati e la falsificazione materiale compiuta sia da un pubblico ufficiale che da un privato.

Secondo le indagini, i quattro soggetti coinvolti garantivano, previo pagamento, il rilascio di attestati di formazione senza che i corsi venissero effettivamente svolti. Le aziende si rivolgevano a queste società per ottenere documenti irregolari da presentare in caso di verifiche, evitando sanzioni e permettendo ai dipendenti di continuare a lavorare senza aver frequentato i corsi obbligatori.

Grazie ad attività di intercettazione e sorveglianza, i NAS hanno scoperto che il sistema era strutturato per simulare l’effettuazione dei corsi, alterando firme e date di rilascio degli attestati. I clienti delle società coinvolte potevano così esibire certificati apparentemente regolari alle autorità di controllo, tra cui gli stessi Carabinieri del NAS, le autorità sanitarie e gli organi preposti alla sicurezza sul lavoro.

Le indagini

L’inchiesta ha preso il via a seguito di una serie di accertamenti condotti a fine 2022, che avevano messo in luce numerose anomalie nella documentazione relativa alla formazione sulla sicurezza alimentare e sulla tutela dei lavoratori. L’attività investigativa successiva ha permesso di smantellare un sistema fraudolento che coinvolgeva decine di imprese.

Le 37 perquisizioni eseguite nelle province di Roma, Latina e Caserta hanno interessato ristoranti, gastronomie e strutture assistenziali che avevano beneficiato dei certificati contraffatti. Le autorità stanno ora valutando la posizione dei titolari e accertando ulteriori responsabilità.

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