
L’aggiornamento
POMIGLIANO D’ARCO. Blitz contro la camorra, tra gli arrestati c’è anche Sabino ‘o Malese. Questa mattina è stato inferto un duro colpo ai clan di Pomigliano, che si sono contesi il predominio criminale. In cima alla gerarchia c’erano Bruno Mascitelli, soprannominato ‘o canott, e Felice Ferretti, accusati di aver imposto estorsioni ai commercianti, gestito il traffico di stupefacenti e contrastato il gruppo Cipolletta.
Come riferito da Internapoli tra le persone arrestate, su disposizione del gip del Tribunale di Napoli, figura anche Sabatino Edificante, noto come Sabino ‘o malese, per i suoi legami con i Cipolletta. Il 41enne, originario di Afragola, era stato arrestato nel marzo 2022 con l’accusa di truffa, introduzione di monete falsificate e fuga dopo un incidente stradale che causò danni alle persone. L’ordinanza cautelare lo ha raggiunto nel carcere di Carinola.
Operazione contro i clan di Pomigliano: arrestato anche Sabino ‘o malese Tra gli arrestati ci sono anche Salvatore Ferretti, Raffaele Carretta, Luigi Di Fenza, Nunzio Esposito, Aniello Ferretti, Felice Ferretti, Domenico Forino, Felice Pirozzi, Carmine Ambra, Beniamino Cipolletta, Olindo Cipolletta, Salvatore Cipolletta, Pasquale D’Onofrio, Raffaele Pio Esposito, Diego Ferraro, Francesco Cipolletta, Sabatino Edificante (alias ‘o malese), Armando Tammaro e Vincenzo Basso. Per alcuni, come Maria Limitaola, Franco Bitondo, Salvatore Bitondo e Vincenzo Basso, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Il blitz contro i clan Ferretti e Cipolletta I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Castello di Cisterna hanno eseguito l’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 23 individui (di cui 19 finiti in carcere e 4 agli arresti domiciliari). I crimini sono aggravati dal metodo mafioso e mirano ad agevolare i clan Ferretti e Cipolletta.
Le due bande criminali risultano essere in conflitto per ottenere il controllo della zona e del mercato della droga, attuando azioni violente, come incendi e tentativi di omicidio, nei confronti degli appartenenti al gruppo avversario.
Il provvedimento cautelare è stato emesso durante le indagini preliminari, e i destinatari sono presunti innocenti fino alla sentenza definitiva.
Il primo lancio
Pomigliano d’Arco. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Castello di Cisterna hanno eseguito una ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 27 persone (di cui 23 sottoposte alla custodia in carcere, 4 agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di tentata estorsione, estorsione, detenzione e porto di armi, pubblica intimidazione con uso di armi, incendio, tentato omicidio, ricettazione, associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, rapina, usura, sequestro di persona, delitti aggravati dal “metodo mafioso” e dalla finalità di agevolare, rispettivamente, i clan camorristici “Ferretti” e “Cipolletta” operanti nella zona di Pomigliano d’Arco e in territori limitrofi.
In particolare, le suddette organizzazioni sarebbero risultate in lotta tra loro e, per conseguire il predominio del controllo del territorio e del mercato della droga, avrebbero realizzato azioni di fuoco, incendi e tentati omicidi in danno di appartenenti al gruppo rivale.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

