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Alunni delle medie protagonisti della lotta al dissesto idrogeologico: il progetto del prof Carfora

Arienzo. Il dissesto idrogeologico, un tema che spesso rischia di passare inosservato, ha trovato una nuova voce tra i banchi di scuola grazie all’iniziativa dell’Ingegnere Daniele Carfora, docente di Tecnologia presso l’Istituto Comprensivo G. Galilei di Arienzo. Un progetto educativo che ha coinvolto gli studenti delle classi IIA, IIC e IIF della scuola secondaria di primo grado in un viaggio didattico che ha messo insieme teoria, tecnologia e concrete soluzioni per un problema sempre più attuale.

Il 3 febbraio prossimo, in occasione di un incontro con gli alunni, la Dirigente Scolastica Rosa Prisco e l’amministrazione comunale di Arienzo si ritroveranno a dialogare con i giovani studenti che, sotto la guida dei loro professori, hanno affrontato il tema del dissesto idrogeologico da un punto di vista innovativo e pratico. Per prima cosa, gli alunni hanno studiato le cause, le conseguenze e le soluzioni – strutturali e non – per prevenire e mitigare i rischi legati a questo fenomeno devastante. Ma il loro apprendimento non si è fermato alla teoria.

Con il supporto del professore Carfora, gli studenti hanno avuto l’opportunità di entrare nel vivo della progettazione, calcolando la fattibilità di interventi strutturali come muri di sostegno, paratie di pali, vasche di laminazione, gabbionate e reti paramassi. Un’esperienza che ha permesso loro di comprendere l’importanza della progettazione tecnica nella prevenzione dei rischi idrogeologici.

Creatività

Gli studenti hanno creato cartelloni digitali che sintetizzavano i punti salienti del loro studio, ma con una marcia in più: ognuno di questi lavori è stato arricchito con QR Code che rimandano ai tragici eventi di Talanico dell’estate scorsa, un episodio che ha scosso profondamente la comunità locale. Ma non solo: alcuni degli elaborati digitali hanno anche analizzato nel dettaglio le vicende legate agli eventi calamitosi che hanno interessato il territorio, un modo per contestualizzare e riflettere sugli eventi più recenti.

Un’innovativa combinazione di conoscenza teorica, competenza pratica e creatività digitale che ha permesso agli studenti di non essere solo spettatori, ma veri e propri protagonisti della discussione su un tema che riguarda tutti: la sicurezza del nostro territorio. Questo progetto non si limita a formare competenze tecniche, ma mira anche a sensibilizzare i ragazzi su una questione fondamentale per la loro sicurezza e per il futuro delle prossime generazioni.

L’approccio del prof Carfora

L’approccio integrato e multidisciplinare di Carfora non è solo un esempio di didattica innovativa, ma anche un invito alla riflessione. La prevenzione dei rischi idrogeologici non è una questione che si può rimandare: è un’urgenza che richiede l’impegno di tutti. E chissà, magari proprio da questi giovani, che oggi si cimentano con i calcoli strutturali e i progetti digitali, nasceranno le soluzioni del domani.

Questo progetto, che si distingue per l’approccio multidisciplinare e all’avanguardia, è il frutto del costante impegno della Dirigente Scolastica, la quale ha saputo promuovere e sostenere iniziative didattiche di alto livello. La sua visione pedagogica e la sua capacità di incoraggiare i docenti ad adottare metodi di insegnamento innovativi sono la vera forza che sta dietro al successo di iniziative come quella del professor Carfora. Un sincero ringraziamento va quindi alla Dirigente, che con grande lungimiranza continua a spingere la scuola verso nuove sfide, preparando gli studenti non solo per il futuro scolastico, ma anche per un impegno attivo e consapevole nella società.

L’incontro del 3 febbraio sarà solo il punto di partenza di un dialogo che, si spera, coinvolgerà tutta la comunità, dalle istituzioni locali agli stessi studenti, per un futuro più sicuro e consapevole.

Il futuro della sicurezza idrogeologica, così come il futuro delle nostre comunità, passa anche dalla formazione di giovani che oggi si impegnano con passione e competenza. Un’iniziativa che fa davvero onore all’Istituto G. Galilei di Arienzo e che merita di essere un modello per tutte le scuole del territorio.