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Mattanza, rischio arresto per altri 29 agenti: arriva la decisione

Di 21 Gennaio 2025Cronaca

Santa Maria Capua Vetere. Il Riesame dice no all’arresto per 29 agenti. Nuova puntata nella seconda tranche dell’inchiesta sulle violenze commesse dai poliziotti penitenziari ai danni dei detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020, in pieno lockdown per il Covid: la Procura di Santa Maria Capua Vetere – che in questi mesi ha lavorato sotto traccia – aveva chiesto misure cautelari per altri 29 agenti (15 in servizio a Secondigliano, 13 al carcere di Santa Maria Capua Vetere e uno ad Avellino) ritenuti coinvolti nella vicenda.

Gli inquirenti hanno chiesto delle misure cautelari (tra arresti domiciliari e divieti di dimora) tutte però rigettate dal gip Alessia Stadio. Decisione contro la quale gli inquirenti hanno fatto ricorso al tribunale del Riesame di Napoli che ora ribadito la decisione del giudice negando l’applicazione delle misure.

Tra processo e nuove indagini

Per il giudice sono ormai insussistenti le esigenze cautelari, essendo trascorsi oltre 4 anni, dai fatti. E non è neppure contemplabile l’inquinamento probatorio “attesa ormai – spiega il gip – l’acquisizione già avvenuta di tutti gli elementi di prova e la pubblicità del processo in corso che li ha resi già noti agli indagati”.

In questa seconda tranche, inoltre, ci sono anche altri indagati per i quali non è stata richiesta misura. Si tratta di poliziotti (quasi tutti facenti parte del Nucleo speciale di stanza al carcere napoletano di Secondigliano) ritratti nei noti video delle violenze con caschi e manganelli, non identificati nella prima fase dell’indagine prorogata nell’ottobre del 2022.