TRENTOLA DUCENTA/CASAL DI PRINCIPE. È finito sotto usura per le scommesse sportive. È questa la sorte del titolare di un bar, finito a causa del gioco d’azzardo, nella morsa di Raffaele Catalano, 57 anni e Raffaele Visconti 50 anni, rispettivamente zio e nipote, arrestati quattro giorni fa dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe.
Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli i due applicava tassi di usura tra il 25% e il 40%, arrivando a guadagnare 14mila euro su un prestito di 500 euro.
Tra le vittime c’erano molte famiglie in stato di necessità alcune delle quali si rivolgevano al gruppo anche solo per la spesa mentre altri dovevano ripianare i debiti di gioco. Il barista nello specifico ha chiesto oltre mille euro in pochi mesi, proprip per i debiti impartiti dal vizio delle scommesse sportive. Il suo nome è stato trovato anche nel libro mastro sotto la scritta bar.