Caserta. Si apprende dal sito dell’Arcigay di Napoli dell’accadimento di due gravissimi episodi che hanno riguardato una ragazza di 14 anni, la cui madre di nazionalità polacca e cattolica integralista non aveva per nulla accettato l’identità sessuale della figlia, che si è tolta la vita a Caserta. La vicenda è quella della giovane Rebecca, sul cui caso sono in corso le indagini.
A Poggioreale un padre 48 enne è stato arrestato per l’aggressione fisica a colpi di chiave inglese e per minacce di morte ai danni del figlio 15 enne a causa dell’orientamento sessuale del ragazzo. Il giovane è stato affidato a una comunità.
“I figli non si scelgono su catalogo e vanno tutelati, compresi e guidati anche nell’accettazione delle loro identità. Questo è il compito di un buon genitore. Portare i giovani a gesti estremi perché proprio in famiglia trovano incomprensioni e violenza è drammatico. L’auspicio è una società accogliente e inclusiva che non etichetti e non ghettizzi il diverso ma sappia cogliere nella diversità la ricchezza che è contenuta. Bisogna cominciare proprio dalla famiglia che non deve rappresentare il primo nemico da combattere ma un rifugio sicuro, il luogo degli affetti incondizionati. A sostegno delle famiglie, sono necessari percorsi di educazione per guidare quei genitori che non hanno gli strumenti per comprendere come aiutare i figli nel loro delicato percorso di crescita. Con tanto dolore per ciò che è accaduto a Caserta, continueremo a seguire il caso del giovane partenopeo affinchè riesca con il sostegno di tutti a conquistare la propria serenità”. Questo il commento di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra