Skip to main content

Porta droga e cellulari in carcere: arrestato poliziotto della Penitenziaria

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria unitamente al personale del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ha proceduto all’arresto in flagranza di reato di un appartenente allo stesso Corpo, in servizio presso la Casa Circondariale di S. Maria C.V. nell’ambito di procedimento condotto da questo Ufficio. Il pubblico ufficiale veniva tratto in arresto poiché, durante l’espletamento del proprio servizio, si accingeva a porre nella disponibilità di detenuti del Penitenziario Sammaritano, una quantità di sostanza stupefacente nonché apparati di telefonia mobile. L’agente Penitenziario, sottoposto a perquisizione personale, risultava aver occultato nr. 11 panetti di sostanza stupefacente derivante da cannabinoide del tipo hashish, del peso totale di grammi di 1.014,8.

Le operazioni di perquisizione si estendevano all’interno dell’autovettura di proprietà del Pubblico Ufficiale, consentendo di rinvenire, all’interno del portabagagli posteriore dell’autoveicolo, nr. 27 panetti di sostanza stupefacente derivante da cannabinoide del tipo hashish, del peso complessivo di grammi 2.437,8. In sede di convalida dell’arresto avanzata dall’Ufficio di Procura al Gip del Tribunale di S. Maria C.V.. veniva avanzata richiesta di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere non solo per le condotte accertate in data 19.12.2024, in flagranza di reato, ma anche per ulteriori ipotesi delittuose tra cui quella di cui all’art. 319 c.p., emerse all’esito di una più complessa attività di indagine.

Le complessive e ben più ampie emergenze investigative consentivano di poter accertare — sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – che l’indagato, in qualità di Agente di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di S. Maria C.V., aveva pattuito, nei mesi precedenti all’arresto, plurimi accordi corruttivi con soggetti detenuti 0 congiunti dei detenuti, in forza dei quali si impegnava ad introdurre in carcere sostanza stupefacente, del tipo hashish e cocaina, nonche telefoni cellulare in cambio di cospicue somme di denaro. Il Gip, condividendo la prospettazione accusatoria dell’ufficio di Procura, sia in merito alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza che in relazione alla qualificazione giuridica dei fatti contestati, applicava all’arrestato la misura della custodia cautelare in carcere, misura confermata dal Tribunale del Riesame in data 08.01.2025.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’odierno indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata all’esito di un contraddittorio limitato a tale fase procedimentale e che il Giudice della fase processuale potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato”.