NAZIONALE – Di solito, la notifica dell’Assegno Unico viene visualizzata sull’app IO entro il 15 del mese, ma questo mese si sta registrando un ritardo, che riguarda anche l’accredito del bonifico. La causa è spiegata da un comunicato ufficiale dell’INPS.
Il messaggio n. 111 chiarisce che il ritardo è legato all’introduzione del sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia. Questa nuova architettura informatica mira a semplificare le procedure amministrative e a modernizzare i sistemi di pagamento.
Il rallentamento interessa le operazioni per l’Assegno Unico di gennaio 2025, dovuto all’adeguamento dei primi flussi al nuovo sistema telematico. Tuttavia, non ci sarà molto da aspettare: a partire dal 20 gennaio e nel corso della settimana successiva, i pagamenti saranno completati e accreditati direttamente sui conti correnti degli aventi diritto.
Per il calendario completo del 2025 bisogna attendere ancora la pubblicazione.
A chi spetta
L’Assegno Unico Universale è un aiuto economico rivolto a tutte le famiglie residenti in Italia con figli a carico. L’importo varia in base a diversi fattori: l’ISEE aggiornato, l’età e il numero dei figli, e la presenza di eventuali disabilità. A chi spetta:
- Figli minorenni: per ogni figlio a carico, inclusi i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza;
- Figli maggiorenni (fino a 21 anni): a condizione che siano iscritti a corsi di formazione, università, o tirocini con reddito inferiore a 8.000 euro annui, o che risultino disoccupati e registrati ai servizi per l’impiego, o impegnati nel servizio civile universale;
- Figli con disabilità: senza limiti di età, purché siano a carico.