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Fratelli uccisi, via al processo per l’operaio

 

CESA/SAN CIPRIANO D’AVERSA. Partirà tra un mese presso la Corte d’Assise di Napoli il processo sul delitto di Marco e Claudio Marrandino, i due fratelli uccisi a giugno al confine tra Orta di Atella e Succivo con sei colpi di pistola.

Sarà processato con rito immediato Antonio Mangiacapre, operaio originario di Cesa ma residente a San Cipriano d’Aversa:  il processo si terrà a Napoli per motivi logistici, ma la strada sembra abbastanza delineata anche perchè l’unico imputato è reo confesso. A sparare è stato, per sua stessa ammissione, il 53enne Mangiacapre, che però ha collegato il folle delitto ad una lite per motivi di viabilità. Gli aspetti investigativi, però, domani saranno secondari di fronte al dolore cieco di un’intera comunità oltre che di una famiglia che a Cesa è stata sempre rispettata e stimata.

Recentemente quattro persone sono finite nel mirino della Procura per favoreggiamento: a far scattare questo supplemento investigativo è stata un’impronta trovata sull’auto dell’unico indagato per il delitto, appunto Mangiacapre. Sotto indagine sono finiti moglie, figlio e altre due persone che gli avrebbero fornito assistenza.