Macerata Campania. Arriva una nota del consigliere regionale ‘gruppo Lega’, Antonella Piccerillo, maceratese, che illustra cosa è accaduto con il finanziamento regionale, da lei fatto convogliare sulla festa dei carristi.
“Dopo l’avvio della Festa di Sant’Antuono, è arrivato il momento di dire la verità, senza più giri di parole. Come consigliere regionale di Macerata Campania, ho destinato 50 mila euro, grazie alla legge di bilancio 2023, esclusivamente alla Festa di Sant’Antuono e ai carristi, una realtà fondamentale per il nostro territorio. Questi fondi erano già disponibili a gennaio 2024, con l’intenzione ben precisa di sostenere, come ogni anno, un’unica grande festa che unisse la comunità.
“Due feste, scelta che non ho condiviso”
Ma con grande sorpresa, mi sono trovata di fronte a una divisione in due eventi separati, una scelta che sinceramente non ho categoricamente condiviso. Questa divisione non solo mina l’essenza della tradizione, ma crea confusione e dispersione delle risorse. Un atteggiamento che trovo del tutto incomprensibile. Visto che il mio impegno era esclusivamente finalizzato a una festa unica, ho deciso di andare personalmente a parlare con il sindaco per fare in modo che accadesse.
“Il sindaco ha sbagliato”
Dopodiché, ho visto che lo stesso sindaco ha deciso di destinare i fondi a spese come sedie, panche, transenne, segnali stradali e luminarie. Una scelta che considero sbagliata. Questi interventi non rispondono alla priorità che avevo fissato: sostenere chi, con impegno e passione, ogni anno dà vita alla festa. I carristi, che sono l’anima di questa tradizione, meritavano quei fondi per portare avanti il loro lavoro, non per finanziare aspetti che avrebbero dovuto essere già coperti. In allegato trovate la foto che spiega chiaramente come sono stati utilizzati i soldi destinati dalla sottoscritta alla festa, da questa amministrazione.
Le risorse destinate dovevano andare a chi lavora davvero sul campo, a chi rende possibile questo evento ogni anno, non a chi decide di gestire il budget con criteri che non rispecchiano l’autentico spirito della nostra festa. La comunità merita che si faccia di più per chi, con fatica e passione, contribuisce a mantenere viva la tradizione di Sant’Antuono.
Non possiamo permetterci di disperdere soldi in scelte che non vanno a beneficio diretto della festa e della nostra identità. È ora di fare chiarezza e di mettere al centro le vere priorità: la comunità, le tradizioni e, soprattutto, chi ogni anno le rende possibili. È il momento di smetterla con scelte discutibili e di cominciare a lavorare davvero per il bene di Macerata Campania”.