
NAZIONALE – Chiara Ferragni, ha raggiunto un accordo con il Codacons riguardo al cosiddetto “Pandoro Gate”. L’accordo prevede il risarcimento dei consumatori coinvolti con 150 euro e una donazione di 200.000 euro a favore di un ente che supporta le donne vittime di violenza. Con l’accordo raggiunto, il Codacons ritirerà la querela presentata contro Ferragni.
I contenuti dell’accordo sono stati spiegati in un comunicato diffuso congiuntamente da Chiara Ferragni e Codacons. “L’accordo – si legge nella nota congiunta – segna la duplice volontà delle parti, da un lato, di chiudere le pregresse vertenze e, dall’altro lato, di guardare positivamente al futuro, istaurando un clima di collaborazione e rispetto con l’obiettivo di favorire iniziative concrete e un dialogo costruttivo su temi sociali di comune interesse”.
Per ottenere il risarcimento di 150 euro per l’acquisto del pandoro pink, bisogna presentare lo scontrino di acquisto o un’autocertificazione. Occorre contattare il Codacons via email o telefono, fornire documento di identità, allegare prova di acquisto o autocertificazione e attendere conferma e rimborso. Sembrerebbe semplice ma non lo è. La richiesta di indennizzo finora è stata effettuata da appena 160 consumatori, come riportato dal Tg1. In soldoni 24mila euro. Poca, pochissima roba rispetto ai 43 milioni e 500mila euro che risulterebbero dalla totalità dei pandori venduti, in tutto 290mila. Sembra impossibile che Chiara Ferragni possa risarcire tutti.