Skip to main content

La rifondazione del clan costa 6 anni e mezzo di prigione ai figli del boss: il verdetto

CASAL DI PRINCIPE/SAN CIPRIANO D’AVERSA. Verdetto di primo grado per Emanuele Libero Schiavone, figlio del boss pentito Francesco detto Sandokan e di Francesco Reccia, figlio del ras Oreste. Il pubblico ministero della Dda di Napoli Vincenzo Ranieri aveva chiesto 5 anni di reclusione per Schiavone e 4 per Reccia. Il gup ha accolto quasi in toto le richieste infliggendo però 3 anni e 10 mesi a Schiavone e 2 anni e 8 mesi a Reccia.

I due sono ritenuti responsabili di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi da sparo, con l’aggravante del metodo mafioso per essere, queste ultime, destinate ad essere utilizzate per l’affermazione del proprio gruppo camorristico, in risposta alle azioni intimidatorie poste in essere, nei loro confronti, da presunti rivali per il controllo delle piazze di spaccio sul territorio di Casal di Principe, avvenute lo scorso 7 giugno.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato, nella disponibilità dei due, oltre 11 mila euro in contanti, ritenuti provento di attività illecite.