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Certificati medici “pezzotti” per truffare assicurazioni, 527 indagati: 54 rischiano arresto. TUTTI I NOMI

 

MARCIANISE/CASAL DI PRINCIPE/MADDALONI. Gli indagati sono 527, 54 dei quali rischiano l’arresto. E’ questo il bilancio dell’indagine portata avanti dal pubblico ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere Gerardina Cozzolino sui falsi certificati medici per la truffa alle compagnie d’assicurazione.

Secondo quanto riferito da Cronache, per 52 indagati è stata richiesta la misura del carcere, per 2 (Cipullo e Massella) gli arresti domiciliari. In queste ore stanno andando avanti gli interrogatori preventivi per gli indagati principali. Si tratta di Antonio Abatiello, Emilio Acunzo, Emilio Baldascino, Raffaele Biello, Vincenzo Campanile, Antonio Paolo Caterino, Fortunata Caterino, Andrea Cipullo, Olimpio Costantino, Luciano Cremona, Mario D’Angelo, Carmine D’Angelo, Raffaella D’Angelo, Giuseppe De Santis, Carmine De Simone, Flavia Davide, Antonio Del Vecchio, Michele Del Vecchio, Antonietta Dello Margio, Mario Di Puorto, Gianluca Di Sarno, Guglielmo Di Sarno, Luigi Fantarella, Angelo Ferraro, Domenico Fiorito, Paolo Franco, Giovanni Goglia, Patrizia Intorto, Antimo Iuliano, Francescantonio Landolfi, Antonio Letizia, Raffaele Marrandino, Mariangela Masella, Francesco Mercadante, Adriana Mottola, Massimiliano Pagano, Angelo Palmiro, Gianluca Piazza, Fabio Pirozzi, Alessandro Piscitelli, Giulio Puzzi, Gennaro Rondinone, Patrizia Rubino, Antonio Russo, Francesco Russo, Gianni Russo, Salvatore Salvemini, Raffaele Santangelo, Alfredo Talento, Esterina Tavoletta, Elio D’Orta Trombetti, Massimo Vaio, Luigi Varone. Sono di Casal di Principe, Caserta, Capodrise, San Marco Evangelista, San Cipriano, Capua, Afragola, Maddaloni, Giugliano, Brusciano, Marcianise, Santa Maria a Vico, Lusciano.

Gli interrogatori sono necessari per ascoltare la loro versione dei fatti prima di procedere ad una richiesta ulteriore di arresto. Nell’indagine sono coinvolti medici, infermieri e avvocati, ma anche semplici automobilisti, accusati a vario titolo delle ipotesi di reato di falso, truffa e corruzione. I presidi sanitari dove sono stati rilasciati i referti sospetti sono quelli di Marcianise e Maddaloni.