CASAL DI PRINCIPE/VILLA LITERNO. Dovrà rispondere di lesioni, minacce e violenza privata Raffaele Turco, padre di Giuseppe Turco, accusato del pestaggio ai danni del complice dell’assassino del figlio. E’ stata fissata l’udienza per lui e per tre amici del figlio (Vincenzo De Vincenzo, Matteo Zanettini e Fabio Loffredo), accusati di aver pestato Raffaele Di Puorto, amico del giovane fermato per l’omicidio e anche lui coinvolto nell’indagine.
Secondo le indagini della Procura di Napoli Nord si sarebbe trattato di una vera e propria spedizione punitiva, culiminata con la richiesta del silenzio alla vittima che però venne refertata al pronto soccorso.
Il processo per l’omicidio
Anass Saaoud, il 20enne di Casal di Principe di origini marocchine, accusato dell’omicidio di Giuseppe Turco, 17enne di Villa Literno, è stato condannato con rito abbreviato a 17 anni di reclusione.
Il delitto avvenne il 30 giugno 2023. Il minorenne liternese è stato colpito con almeno otto fendenti dall’idraulico di origini marocchine, residente da anni con la famiglia nella città dove è avvenuto il delitto. Il ventenne, in passato denunciato per possesso illegale di arma da fuoco (era stato trovato davanti a un negozio con una pistola), è stato rintracciato e bloccato dai carabinieri della compagnia e della stazione di Casal di Principe che stanno indagando, coordinati dalla Procura di Napoli Nord. Agli investigatori avrebbe confessato di essere stato lui a colpire Giuseppe, aggiungendo però di averlo fatto per difendersi.
I due ragazzi erano davanti a un bar di piazza Villa. Lì, dalle parole si è passati ai fatti. I sistemi di videosorveglianza solo in parte hanno registrato la scena. Fondamentali le testimonianze raccolte sul posto. Gli amici di Giuseppe, che avrebbe compiuto 18 anni il prossimo ottobre, hanno raccontato che in passato aveva avuto una relazione con la giovane e che la lite già scoppiata già sui social.
Quando la ragazza, che secondo il ventenne fermato era la sua attuale fidanzata, è giunta in piazza, gli animi si sono accesi: prima le parole poi la rissa finita con Giuseppe ferito e morto all’ospedale Pineta Grande. Dopo l’accoltellamento il ventenne è scappato, ma grazie ai testimoni i carabinieri lo hanno rintracciato e bloccato. Al termine di un interrogatorio, è stato sottoposto a fermo per omicidio volontario. Nessuna traccia, per il momento, dell’arma. Secondo quanto si è appreso, il giovane avrebbe ammesso di aver sferrato i colpi, sottolineando però di averlo fatto per difendersi durante la rissa, in cui sono rimaste coinvolte più persone.
Nella foto Turco, nel riquadro Saaoud