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Mazzette per entrare in Finanza, cambia scenario per 3: si profila la truffa

 

MARCIANISE/RECALE/PORTICO DI CASERTA. Svolta nell’inchiesta sulle mazzette per entrare in Finanza. La Procura cambia l’ipotesi di reato contestata da traffico di influenze illecite e per sostituzione di persona a truffa. Si concretizza dunque un passaggio chiave dell’inchiesta ormai della Procura sulle promesse di raccomandazioni, in cambio ovviamente di soldi, per superare i concorsi nei Vigili del Fuoco e nella guardia di Finanza.

Il pubblico ministero aveva già chiuso le indagini preliminari e dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio degli indagati per yb 51enne di Recale, Alessandro Pepe, ritenuto il fulcro dell’organizzazione, Paride Bizzarro e Domenico Di Maio entrambi di Marcianise. Il caso che ha fatto scattare l’attività investigativa è quello di una giovane esclusa dal corpo delle fiamme gialle e assunta poi con lo scorrimento della graduatoria che avrebbe pagato 50mila euro.

Secondo l’accusa Pepe avrebbe contattato i candidati, mentre Bizzarro avrebbe millatato il contatto con un pezzo grosso della Finanza per intercedere sull’esito. Indagati anche i familiari dei candidati.