SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Almeno su di un punto si sono trovati d’accordo l’onorevole Giampiero Zinzi, segretario regionale della Lega ed Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria inquadrato nel centro sinistra – area deluchiana: liberarsi della presenza ingombrante dai rispettivi schieramenti del consigliere provinciale, Gaetano Di Monaco, in quota Lega, appena nominato dal presidente dimissionario dell’ente di corso Trieste, Giorgio Magliocca, vice presidente della Provincia. Zinzi, con un proprio comunicato ha fatto sapere che la posizione del consigliere Di Monaco è incompatibile con i programmi della Lega, così come il sindaco Mirra ha escluso Di Monaco dalla sua maggioranza nella quale non può operare un esponente della Lega.
A tutti e due ha risposto con una nota stampa, il vice presidente della Provincia di Caserta, Gaetano Di Monaco che ha fatto notare che i due esponenti politici se ne sono accorti solo dopo oltre un anno della sua posizione politica ed inoltre ha ricordato al primo cittadino che altri consiglieri che fanno parte della sua maggioranza di centro sinistra sono notoriamente iscritti a partiti di centro destra.
Di Monaco, è stato eletto al consiglio comunale di santa Maria nelle fila dei Socialisti e Riformisti, poi si è dichiarato indipendente e, quindi,è approdato alla corte di Salvatore Mastroianni e Giorgio Magliocca che lo ha nominato vice presidente della Provincia di Caserta. Le solite sceneggiate della politica (quella con la “p” minuscola) che caratterizzano da qualche anno la vita dei partiti e degli schieramenti in campo nella città del foro. Intanto, i rappresentanti di “Area Popolare” ( i consiglieri comunali Giuseppe Di Monaco, Giovanna Volpe e l’assessore Paolo De Riso), in un laconico comunicato hanno ribadito, urbi et orbi, la loro totale fedeltà e sottomissione al sindaco Mirra appoggiato in ogni sua iniziativa.
E’ meglio tutelarsi in questi periodi di trasformismo e evidenziare, a scanso di equivoci e malintesi, il legame politico che li lega al carro del primo cittadino. Tutti per uno, uno per tutti.