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Si mette a fare le truffe telefoniche appena maggiorenne e ruba 36mila euro al primo colpo

CASERTA. Truffe in Sardegna, i carabinieri hanno identificato e denunciato un 18enne della provincia di Caserta per tentata truffa.

La vittima aveva, infatti, raccontato ai Carabinieri del tentativo di truffa attuata mediante il “spoofing telefonico”, cioè attraverso la manipolazione del numero telefonico del chiamante, così da risultare affidabili e credibili agli occhi della vittima.

In questo caso il truffatore, fingendosi impiegato della banca presso cui ha il conto e facendo risultare il numero telefonico del servizio clienti, ha segnalato alla vittima diversi tentativi di prelievo per un totale di 36.000 euro. A questa comunicazione, aggiungeva che per bloccare l’operazione occorreva procedere tramite la Polizia Postale. Ma dopo pochi minuti, la vittima è stata anche contattata da un sedicente Ispettore della Polizia Postale, il cui recapito coincideva con quello della Polizia Postale di Nuoro, che lo ha invitato ad effettuare il bonifico, così da tracciare l’operazione e risalire agli autori della truffa.

Ma la vittima, ormai convinta della necessità di effettuare la transazione, insospettito, si è, però, recato presso la filiale della banca dove aveva accesso il conto, rimanendo in continuo contatto con il sedicente Ispettore. Dopo un confronto con gli addetti della Banca, ha compreso di essere appena stato vittima di un tentativo di truffa che ha, subito, denunciato ai Carabinieri della Stazione di Baunei.

Quindi gli accertamenti documentali e l’analisi delle utenze telefoniche hanno permesso di risalire al giovane 18enne residente nella provincia di Caserta, la cui posizione è ora al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanusei.