MARCIANISE. Indaga la Polizia di Stato sui due episodi di striscioni con il logo di Casapound affissi davanti al Monumento dei Caduti a Marcianise tra lunedì 4 novembre e la giornata di oggi. Accertamenti saranno compiuti anche dalla Digos della Questura.
I sospetti riguardano i simpatizzanti della associazione neofascista, attualmente nell’ombra, visto che non sono in programma aperture di sedi a Marcianise o nei dintorni. Gli investigatori della Polizia di Stato punteranno ovviamente a verificare la presenza di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, al fine di identificati gli autori dei due episodi, che sono ovviamente collegati e celano la stessa mano. Tre sarebbero state le persone riprese dalle telecamere mentre affiggevano gli striscioni.
La ricostruzione dell’Anpi e le indagini della Digos
Perché quello che è stato non sarà più. E perché le libertà conquistate non saranno messe ma più in discussione.
Su queste premesse, domenica10 Novembre a Marcianise alle ore 11.00, presidio di democrazia davanti al Monumento ai Caduti oggetto, per due volte, di una ignorante affissione abusiva.
Promotori, l’Amministrazione comunale e l’Anpi, l’associazione nazionale dei Partigiani d’Italia che ha in città una propria sezione intitolata a due vittime della barbarie fascista, che insieme alla CGIL hanno organizzato l’appuntamento.
“Quello che sta accadendo a Marcianise è certamente il gesto sconsiderato di qualche nostalgico solitario- spiega il Sindaco Antonio Trombetta- ma come amministratori democratici della Repubblica italiana, non possiamo non sostenere e ribadire le rivendicazioni di chi lotta per il rispetto della nostra Carta costituzionale”.
Il riferimento è all’Anpi che da tempo sta denunciando il rischio che organizzazioni neofasciste possano alzare il tiro strumentalizzando il malessere sociale causato dalla crisi: “Quello che è accaduto in città- dichiara Milena Taddia, presidente Anpi Marcianise- è il segnale che, per quanto minima, una cellula di Casapound sta cercando di farsi notare e di portarsi al centro della discussione politica e questo non è ammissibile nè ipotizzabile in una comunità che si è sempre distinta per le sue battaglie di libertà e democrazia.
È arrivato il momento di far sentire la voce delle forze democratiche ed antifasciste della città che ha risposto con
encomiabile sdegno ai due tentativi, maldestri, di qualche isolata cellula di Casa Pound.
“È evidente- conclude il presidente Anpi- che quanto accaduto in città è il frutto di una strategia nazionale che mira ad imporsi sui territori”.
Per questo motivo sono chiamate a raccolta tutte le sigle, le organizzazioni ed i cittadini che si riconoscono nella garanzia delle libertà della Costituzione italiana del 1948.
Intanto l’amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Antonio Trombetta, fa sapere che sono state requisite e controllate le immagini delle telecamere della zona. Al vaglio degli inquirenti, la posizione di tre persone che stanno per essere identificate dalla DIGOS.