NAZIONALE – Ogni anno in Italia si contano 12mila morti a causa dei fornelli a gas. Questo è quando evidenzia uno studio condotto dall’European Public Health Alliance (EPHA). Il nostro paese è al primo posto in Europa, dove si contano 40mila decessi all’anno.
La maggior parte di queste morti avviene per sostanze inquinanti e gas nocivi collegati a malattie cardiache e polmonari e si muore, in percentuale, quasi il doppio rispetto agli incidenti automobilistici.
In media una cucina a gas riduce di quasi due anni la vita di una persona. Un dato che è preoccupante in quelle nazioni dove le cucine a gas sono ancora molto utilizzate a discapito dei fornelli elettrici ad induzione. Nel nostro paese il 60% delle cucine sono ancora alimentate a gas.
Finora, le cifre delle vittime di malattie collegabili all’uso di fornelli a gas, secondo gli esperti sono state sottostimate: si considerava infatti solo l’effetto sulla salute del biossido di azoto e non di altri inquinanti estremamente pericolosi per la salute, come il monossido di carbonio e il benzene. Scarsa ventilazione e uso prolungato le maggiori responsabili.
Per arginare il problema, bisognerebbe spingere maggiormente verso le cucine ad induzione. “Come per le sigarette, la gente non pensava molto agli impatti sulla salute e, come le sigarette, i fornelli a gas sono un piccolo fuoco che riempie la nostra casa di inquinamento. I veri impatti sono probabilmente maggiori di quelli previsti in questo studio. Sapendo questo, i Governi dovrebbero prendere l’iniziativa per aiutarci a smettere di usare il gas, proprio come ci hanno aiutato a smettere di fumare”, le parole di Sara Bertucci, responsabile delle politiche globali di salute pubblica per l’EPHA.
