Caserta/Pignataro Maggiore. Ha rassegnato le sue dimissioni sia da presidente della Provincia di Caserta che da sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, coinvolto ieri nell’inchiesta su appalti e corruzione che ha portato ad una doppia perquisizione nei suoi confronti.
Una scelta che è dettata dalla volontà di difendersi senza cariche e che se fosse confermata nell’arco delle prossime due settimane porterà alla fine della consiliatura pignatarese.
Così ha motivato le dimissioni
“Sento la necessità di condividere la decisione assunta e lo stato d’animo che io e la mia famiglia stiamo attraversando in queste ore a seguito della perquisizione subita ieri, nell’ambito di una indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e relativa ad alcune sponsorizzazioni veicolate ad una squadra di calcio casertana. Le attività investigative di ieri hanno di nuovo riportato alla mia mente e a quella dei miei familiari le vicende del 2011, quando ho subito per undici mesi una ingiusta detenzione. Avevo promesso che mai più ci sarebbe stata una situazione di pericolo, per me e per la mia famiglia. Così purtroppo non è stato e di fronte alla responsabilità di genitore che ho, in modo particolare quella di garantire la serenità ai miei giovani figli e a tutti i miei familiari, non posso che prendere la decisione di dimettermi dalla carica di Sindaco e di Presidente della Provincia. Resta il rammarico di non aver potuto portare a termine il mio lavoro di rilancio di Terra di Lavoro. Ma in questo momento sento la necessità di affrontare serenamente questa fase della mia vita. Senza alcuna tensione e condizionamento di sorta”.