MADDALONI/MARCIANISE. Svolta per tre indagati casertani dell’inchiesta sul delivery dello spaccio che portò l’altra settimana i carabinieri di Castello di Cisterna ad eseguire 49 arresti tra Caivano e il Casertano.
Il Riesame ha revocato la misura disponendo la scarcerazione per marito e moglie di Maddaloni, Michele Di Caprio, e Maria Antonietta Ravanni, 37enne entrambi di Maddaloni e per Lorenzo Lauritano, di Marcianise.
Il canale maddalonese
Nell’attività investigativa tra i clienti di Massimo Gallo emergeva la figura di Giuseppe Dogali che gestiva una piazza di spaccio itinerante di coca e crack a Maddaloni insieme al collaboratore Antonio Tedesco. L’attività di spaccio di Dogali e Tedesco si svolgeva col primo che riceveva telefonicamente la richiesta degli acquirenti e il collaboratore che doveva consegnare la roba.
Il canale di rifornimento era Gallo con il quale Dogali aveva un contatto diretto. Secondo l’accusa la consegna della droga veniva efffettuata da Vincenzo Di Paola con Gallo che coordinava le operazioni.
Dogali e i maddalonesi erano tra i migliori clienti del broker caivanese. In alcune conversazioni captate tra il 28 e il 30 settembre 2019 emergevano i rifnorimenti diretti del gruppo con oltre mezzo chilo di crack consegnanti a diversi “amici: 200 grammi al cliente di Maddaloni Giuseppe Dogali, 100 a Domenico Falco “o tamarro”, suocero di Di Paola; 50 ad alcuni clienti di Axcerra; 60 a Gennaro, 5 ad Argiento e 150 a Crisafo.