MARCIANISE/MADDALONI/CASERTA. Un cognome “ingombrante” e diversi reati già alle spalle per il 21enne Ivano Belforte, arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta per un’estorsione realizzata da solo ai danni di un 17enne e una violenta rapina nei confronti di un giovane di 24 anni commessa con altri quattro ragazzi, due dei quali arrestati con Belforte – Francesco Detta, 21anni, è finito in carcere e Alessio Cardillo (20) ai domiciliari – mentre non sono ancora stati identificati gli altri complici. Entrambi gli episodi si sono verificati a Caserta nel 2023, tra luglio e agosto, e in entrambi i casi, secondo quando emerso dalle denunce delle vittime, Belforte jr ha sfruttato il suo cognome per intimorire le vittime, anche solo pronunciando le parole “sai chi sono io”.
Il 21enne è nipote di Salvatore e Domenico Belforte, capi e fondatori dell’omonimo clan attivo da oltre 40 anni a Marcianise e nei comuni vicini, compreso il capoluogo Caserta; e nonostante la giovane età, è stato già arrestato nel dicembre 2023, poco prima di Natale, per usura ed estorsione, ed ha altri procedimenti penali a suo carico.
Per il Gip che ne ha ordinato oggi l’arresto su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Belforte jr avrebbe usato contro le giovani vittime modalità tipiche degli appartenenti alle organizzazioni camorristiche, circostanza che potrebbe portare alla reiterazione del reato, anche per questo il giudice ne ha disposto la carcerazione preventiva.