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In ospedale 14 posti letto in più, cambiano due reparti

CASERTA. Quattordici posti letto in più all’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta: interesseranno l’Unità operativa di Cardiochirurgia (sale a 16 posti letto) e l’Unità operativa di Chirurgia Vascolare (avrà ora 14 posti letto). Oggi l’inaugurazione, benedetta da don Antonello Giannotti, alla presenza del direttore generale dell’ospedale Gaetano Gubitosa, dei direttori sanitario Angela Annecchiarico e amministrativo Amalia Carrara, delle équipe mediche e infermieristiche dei Dipartimenti sanitari, del sindaco di Caserta Carlo Marino e del presidente della Provincia Giorgio Magliocca.

Il significativo aumento è il risultato dello sdoppiamento logistico dei due reparti, con la Chirurgia Vascolare che trasloca in un’ala completamente ristrutturata (piano 1 dell’edificio C), resa più confortevole e attrezzata con dispositivi medici di ultima generazione per la cura dei pazienti. Con l’incremento di posti letto la direzione aziendale vuole perseguire due obiettivi, cioè “assicurare il ruolo dell’Azienda ‘Sant’Anna e San Sebastiano’ – spiega Gubitosa – nell’ambito della Rete regionale IMA (Infarto Miocardico Acuto), consentendo all’Unità di Cardiochirurgia di svolgere le proprie attività grazie ad un numero congruo di posti letto e spazi adeguati, e di garantire una risposta assistenziale consona alla crescente domanda di prestazioni di chirurgia vascolare da parte della cittadinanza, attraverso il progressivo potenziamento dell’offerta assicurata dall’Unità di Chirurgia Vascolare, che ha considerevolmente implementato le procedure endovascolari nel trattamento di molte patologie, come l’aneurismatica toraco-addominale, la carotidea, il piede diabetico, l’insufficienza venosa, per la quale, in particolare, si ricorre anche alla radiofrequenza”.

“Implementazione – aggiunge – che è stata parallelamente affiancata e favorita da un incisivo ammodernamento del parco tecnologico con l’acquisizione di nuove apparecchiature, tra cui un secondo angiografo e un tavolo radiologico”.