PALMA CAMPANIA. Prime ore del 20.09.2024, i Carabinieri della Stazione di Palma Campania hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Noia, su richiesta di questa Procura della Repubblica, per l’applicazione della Misura Cautelare Custodiale, nell’ambito di attività investigativa conseguente a tentativo di rapina a mano armata. La misura in parola è stata applicata ad un 33enne, gravemente indiziato del reato di tentata rapina aggravata perpetrata in pregiudizio di distributore di carburanti sito in quel centro cittadino.
Agli inizi del mese di agosto, tarda mattinata, a bordo di ciclomotore con targa occultata, si introduceva nell’area di servizio ed approfittando dell’assenza di utenti, celando la propria identità con casco integrale, intimava al dipendente di consegnare il denaro contante al momento detenuto, contestualmente minacciandolo con una pistola risultata essere simile — per fattezze — a quelle in suo alle FF.00..
Nella circostanza la vittima opponeva una resistenza passiva, dandosi a precipitosa fuga a piedi, rifugiandosi al riparo dietro alcuni veicoli che nel frattempo sopraggiungevano, azione che induceva l’autore a desistere nel suo intento. Attività info — investigativa esperita dai militari dell’Anna locale, corroborata dalla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che coprono l’area dell’evento delittuoso, consentiva nel volgere di pochi giorni di individuare il motociclo e risalire all’autore, raggiunto poi nella sua abitazione per l’esecuzione di decreto di perquisizione che consentiva rinvenire indizi utili a sostegno dell’attività, tra i quali la pistola utilizzata risultata essere una replica.
Il destinatario del provvedimento, rintracciato all’interno della propria abitazione, espletate le formalità di rito è stato associato alla Casa Circondariale di Napoli — Poggioreale. La vicenda in questione potrebbe rappresentare la “punta dell’iceberg” di una tipologia delittuosa che emerge sempre più ricorrentemente nel territorio del circondario ed il cui contrasto capillare, tra gli obiettivi prioritari, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati e garantire quella sicurezza percepita nel quieto vivere delle collettività.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali l’indagato potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito. Si comunicheranno i successivi aggiornamenti sulla vicenda. Si ricorda, in ogni caso, che il provvedimento cautelare interviene evidentemente in una fase preliminare ed è sottoposto a mezzi di impugnazione, mediante i quali è garantito il contraddittorio delle persone sottoposte alle indagini. I destinatari delle misure cautelari non devono essere considerati colpevoli dei fatti in contestazione fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.