Regionale. Insalata contaminata, rischio contaminazione batteriologica.
Alcuni lotti di insalata in busta di tipo iceberg sono stati richiamati a causa di un possibile rischio di contaminazione batterica.
Tale richiamo riguarda 19 marche e riguardano prodotti che vengono venduti in diversi supermercati. I consumatori sono inviati a restituire quindi i prodotti nel punto vendita dove sono stati acquistati al fine di evitare di essere contaminati.
Il ritiro di questi prodotti alimentari sono necessari a causa del rischio microbiologico dovuto alla presenza di Listeria Monocytogenes.
I lotti sono stati prodotti dall’azienda Ortoromi Società Cooperativa Agricola, presso lo stabilimento di Bellizzi a Salerno.
Di seguito i marchi interessati:
-Foglia verde Eurospin
-Alifresh
-Centrale del Latte
-Ciro Amodio
-Colline Verdi
-Il Castello
-Il mio Orto di Eurofresh
-Latte Francia
-Selex
-Mi mordi
-Natura è (Penny Market)
-Ortofresco Pulito
-Ortoromi
-Polenghi
-Sigma
-Tornese
-Torre in Pietra
-Tres Bon
-Vivinatura
Il batterio listeria presente nei prodotti, può causare la listeriosi, una malattia che si presenta di solito come gastroenterite dopo diverse ore dall’ingestione del cibo contaminato.
In rari casi può portare anche all’insorgenza di malattie gravi come meningiti, encefaliti e setticemie.
Listeria monocytogenes è un batterio patogeno Gram-positivo molto diffuso nell’ambiente, nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione.
“La sua capacità di crescere e riprodursi a temperature molto variabili (da temperature di refrigerazione sino a 45 gradi centigradi), nonché la sua capacità di tollerare ambienti salati e pH acidi lo rendono un batterio molto resistente a varie condizioni ambientali, incluse quelle che si hanno nella produzione e nella lavorazione degli alimenti”, ricorda sul suo sito l’Istituto superiore di sanità. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, “dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione (è in genere autolimitante nei soggetti sani), a quella invasiva o sistemica, che nei casi più gravi può portare all’insorgenza di meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Nelle forme sistemiche l’incubazione può protrarsi anche fino a 70 giorni”, le parole dell’Iss.