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Seggiolini auto, dal 1° settembre scattano le nuove regole: rischio multa e decurtazione punti

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NAZIONALE – A partire dal 1° settembre partono le nuove regole per i seggiolini auto. Una rivoluzione che riguarda sopratutto i commercianti di questi dispositivi. Dal 1° settembre infatti potranno essere venduti soltanto i modelli che seguono la normativa UNECE R129 (detta anche “i-Size”), introdotta nel 2013 e che distingue le varie categorie in base all’altezza.

Fino ad oggi i produttori potevano scegliere di uniformarsi alla legge UNECE R44/04 in vigore dal 2007 e che prevedeva la suddivisione delle tipologie di dispositivi in base al peso del bambino, da meno di 10 a più di 36 kg. Da settembre non sarà più possibile farlo. Con la nuova normativa, la scelta per i genitori sarà più semplice perché ci saranno in vendita soltanto i seggiolini inferiori a 100 cm e quelli tra 100 e 150 cm.

Le nuove norme quindi sono soltanto per i commercianti che potranno vendere solo i seggiolini della nuova tipologia. Chi è in possesso di seggiolini vecchio modello, potrà usarli per i prossimi 8 anni, poi scatta la sanzione. Nel caso ci si stia apprestando all’acquisto, meglio optare quindi direttamente per i seggiolini “i-Size” anche per una questione di rivendibilità una volta che non servirà più in auto.

C’è un obbligo però che entra in vigore: il posizionamento del seggiolino nel senso contrario di marcia fino ai 15 mesi o 76 cm di altezza. Moltissimi studi hanno dimostrato che questa posizione aumenta notevolmente la sicurezza del bimbo nel caso di incidenti frontali o laterali.

Ricordiamo che i bambini in età inferiore ai 12 anni o la cui altezza è inferiore ai 150 centimetri che viaggiano in auto devono sedersi su un apposito seggiolino. I genitori se non rispettano l’obbligo rischiano non solo sanzioni pecuniarie che vanno dagli 80 ai 323 euro, ma anche la decurtazione di 5 punti della patente e, addirittura, se viene riscontrata l’infrazione per due volte nell’arco di due anni, si può arrivare alla sospensione della patente per un minimo di 15 giorni e fino a un massimo di due mesi.