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Se San Felice piange, Arienzo non ride: pronti anche loro a chiedere stato di calamità

AGGIORNAMENTO. Sono ore difficili dove stiamo lavorando incessantemente in un clima di grande collaborazione generale.

Monitoraggio e ripristino dei luoghi in paese ed anche sulle nostre colline per garantire il corretto deflusso dell’acqua in caso di pioggia, come da previsioni meteo (allerta meteo fino alle 00:00).
Facciamo attenzione e collaboriamo.
Queste le parole del presidente del consiglio comunale Antonio Rivetti.
Si continua a lavorare nei pressi del ponte Cavone, foto centrale.

Arienzo. Parafrasando un detto famoso, rendendolo meno ellenico, adattandolo alle nostre zone: Se San Felice a Cancello piange, Arienzo non ride.

Anche ad Arienzo è venuto giù un po’ tutto dalla collina, la frazione Capodiconca la più colpita, anche qui sono stati effettuati dei salvataggi e degli interventi fino a questa mattina. Lo aveva detto anche il primo cittadino Giuseppe Guida: “I problemi più grandi li abbiamo avuti dalle colline di Capodiconca che hanno avuto dei cedimenti ed hanno invaso  la zona di fango. Le squadre operative sono entrate tutte in azione.

Ringrazio tutta la cittadinanza per la fattiva collaborazione, la Protezione civile, i vigili urbani, i vigili del Fuoco, il Sindaco di Cervinara per le idrovore inviateci, gli amministratori e tutte le ditte che si sono rese subito disponibili”.

Mentre scriviamo il sindaco è a colloquio con il capo della Protezione civile Giulivo che in mattinata era a San Felice a Cancello. Anche Arienzo chiederà come i cugini sanfeliciani lo stato di calamità.

Ponte Cavone

In azione anche ABC acquedotto di Napoli, per liberare il ponte Cavone completamento ostruito dalla melma, fango e detriti. L’azienda napoletana, in uno spirito di collaborazione che li contraddistingue da sempre, sollecitata dai vertici comunali, presidente del consiglio e Sindaco, attraverso i responsabili dello storico acquedotto del Serino, stanno intervenendo con impresa per liberare il ponte e consentire il deflusso delle acque pedemontane e a tutela dei propri manufatti.

L’intervento è in corso: segue aggiornamento