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Agenti penitenziari aggrediti dai detenuti durante la perquisizione

Santa Maria Capua Vetere. Durante una perquisizione degli agenti sono stati aggrediti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

 

Il sindacato Con.Si.Pe invita all’attenzione per quanto riguarda la gestione dei reclusi presso il penitenziario sammaritano.

Gli agenti stavano eseguendo una perquisizione ordinaria nel Reparto Nilo dell’istituto di reclusione ‘Francesco Uccella’ e hanno trovato 4 cellulari, a quel punto, i detenuti si sono avventati sul personale di polizia penitenziaria coinvolto nell’operazione.
I 5 agenti sono stati  accerchiati e solo grazie a un elevato autocontrollo dei poliziotti penitenziari, il peggio è stato evitato.
Durante l’aggressione, i reclusi sono riusciti a prendere 2 cellulari agli agenti che li avevano appena sequestrati.
Attualmente sono in corso delle indagini da parte dell’istituto penitenziario.

“E’ un episodio inaccettabile e fa dedurre le condizioni in cui sono costretti a operare i poliziotti sammaritani – afferma il segretario nazionale CON.SI.PE Francesco De Curtis – non nascondo una profonda preoccupazione per le condizioni di lavoro del personale, in quanto si riesce a evitare il peggio quotidianamente solo grazie allo spirito di gruppo, alla professionalità ed esperienza che fa sì che si espletino nel migliore dei modi il servizio nonché i compiti istituzionali nelle sezioni detentive”.

Il vice presidente Con.Si.Pe Castaldo Luigi continua: “oggi la percezione di impunità tra i reclusi è tale da ribellarsi a un sistema penitenziario che inizia a scricchiolare, di questi passi si va al collasso. Urge un intervento governativo che ridia decoro e dignità a un corpo dello Stato com’è quello della polizia penitenziaria, messo in discussione da eventi critici pubblicizzati mediaticamente che hanno denigrato l’immagine e il prestigio dello stesso”.

Per i due sindacalisti Con.Si.Pe: “ quanto accaduto va attenzionato e gestito con i dovuti provvedimenti, al fine di ripristinare ordine e sicurezza nel penitenziario sammaritano, per evitare che accada di peggio”.