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Comitato anti antenna fa sul serio: raccolte 1096 firme. Inviata missiva: Sospendete lavori

San Felice a Cancello. Continua l’azione di protesta, messa in campo dal Comitato Cittadino SFAC, contro l’inquinamento elettromagnetico che in data odierna ha protocollato all’attenzione del Sindaco del Comune di San Felice a Cancello la prima trance della petizione cittadina giunta per il momento a 1096 Adesioni, davvero tante.

Con lo stesso atto il comitato cittadino ha richiesto al Sindaco:
1) che vengano sospesi definitivamente i lavori dell’impianto di Via Palombara;
2) che si faccia immediatamente riferimento alla L. 36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” e per il caso specifico applicando quanto previsto dall’articolo 8 comma 6;
3) di organizzare a stretto giro un dibattito pubblico, nelle date dal 05.08.2024 al 10.08.2024,nonché fornire tutti gli atti così come già richiesto con nota trasmessa al Comune di San Felice a Cancello e acquisita al protocollo n.E0010455/2024.

Il documento ufficiale è stato inviato anche all’Arpac in regione e al settore ambiente della Provincia di Caserta.

 

I 1096 Cittadini firmatari hanno evidenziato nel testo la profonda preoccupazione per le dirette, immediate e gravi conseguenze per la salute pubblica derivanti dalla suddetta installazione.

A ciò aggiungono

• tale impianto è previsto in una posizione ad una distanza irrisoria rispetto alle finitime abitazioni

• la Popolazione non è stata preventivamente informata dell’installazione di tare antenna a ridosso delle proprie abitazioni; 

• nelle vicinanze risiedono Cittadini affetti da gravi patologie cliniche incompatibili con gli effetti dannosi prodotti dai campi elettromagnetici irradiati dai ripetitori di radio frequenze, i quali se fossero stati informati avrebbero potuto manifestare le proprie perplessità;

• non è stata considerata, attesa la tipologia residenziale della zona, l’individuazione di siti alternativi idonei a ridurre al minima possibile l’esposizione della Popolazione residents alle radiazioni elettromagnetiche.

La situazione è ancora molto complicata, una vera e propria bomba ad orologeria, l’impressione è che c’è molta determinazione e che necessariamente è il caso di trovare una soluzione alternativa