Capua. Alcuni giorni fa si è appreso che la Via Appia è entrata nell’elenco dei siti Patrimonio mondiale dell’Unesco. L’iscrizione nella lista Unesco è stata deliberata nella 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi.
La “Via APPIA. Regina Viarum” diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Si tratta della prima candidatura promossa direttamente dal ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale.
Una preziosa opportunità per i comuni della provincia di Caserta e in generale della Campania che rientrano sull’Appia Antica: Sessa Aurunca; Mondragone; Falciano del Massico; Caserta, Curti, S. Prisco, Francolise, Grazzanise, Capua, S. Maria Capua Vetere, Casagiove, Maddaloni, S. Maria a Vico, Arpaia, Benevento, Calvi, Mirabella Eclano, Bisaccia, Aquilonia, Lacedonia, Calitri. Intanto si è appreso che il comune di Capua non ha partecipato alla riunione dello scorso 9 gennaio; in questo modo non ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il MIC.
Di qui la domanda: “perché l’Amministrazione comunale di Capua non era presente?” È il consigliere di minoranza Massimo Antropoli a chiedere lumi al sindaco Adolfo Villani.
“Il 2022, così si apprende dai canali di comunicazione ufficiale, il MIC aveva avviato ufficialmente l’iter per la proposta di candidatura seriale UNESCO “Via Appia Regina Viarum”. La proposta ha visto il coinvolgimento di numerose regioni, province e comuni, attraversati dall’Appia. Il 9 gennaio 2023 a Roma si è tenuta la firma del protocollo d’intesa con il MIC propedeutica al sostegno della candidatura. Ciascun Comune o ente firmatario si sarebbe impegnato in attività volte alla disseminazione sul territorio di appartenenza dei valori UNESCO e soprattutto di iniziative volte alla promozione del bene candidato (seminari, convegni, incontri con le scuole, visite guidate, eventi etc). Capua non era presente alla firma; non sappiamo se questa sia stata la ragione dell’esclusione o se ci siano stati incontri interlocutori prodromici a quella data del 9 gennaio 2023 a cui lo stesso nessuno per
Capua ha partecipato, determinando automaticamente l’esclusione della città. Diverse le domande da porsi: la città di Capua poteva partecipare alla sottoscrizione del protocollo? E se non poteva partecipare sarebbe possibile conoscerne le ragioni? Esisteva magari la possibilità di effettuare una partecipazione congiunta con il comune di Santa Maria Capua Vetere o Sessa Aurunca, visto che con queste due città abbiamo certamente punti in comune ? La Via Appia è la prima e la più importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani ed è, quindi, anche conosciuta come “Regina Viarum”. Fu edificata verso la fine del IV secolo a.C., nel 312, per garantire rapide e dirette comunicazioni tra Roma e Capua. E proprio Capua non ha preso parte all’iniziativa. Spero che qualcuno venga a spiegare in consiglio comunale cosa è accaduto”. Così Antropoli