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Ancora grane per Marino: la Sadutto si dimette: “Dopo le indagini al Comune si è chiuso un ciclo”

Caserta. Ancora grane per il sindaco Carlo Marino, si dimette l’assessore in quota Pd Annamaria Sadutto, avvocato e moglie del noto penalista Alberto Martucci.

Motivazioni davvero significative le sue:

“Dopo tre anni di esperienza amministrativa bella, formativa e stimolante, nel corso della quale ho imparato tantissimo, sento che e arrivato il momento di porvi fine.

Concorrono a questa mia decisione molteplici ragioni, fra cui, in primo luogo, la sensazione che si sia chiuso un ciclo a seguito delle ultime, note vicende, che hanno investito l’amministrazione cittadina.

In più, avverto un crescente disappunto per la slabbratura, in certi ultimi frangenti, dello spirito di collegialità e del rispetto degli ambiti di competenza. Sino a oggi, la stanchezza personale e il rammarico per il tempo che l’impegno civico ha sottratto alla mia famiglia sono stati tenuti a bada dal desiderio di fare qualcosa di utile per la citta. Ho avvertito molto forte il peso della responsabilita di amministrare la cosa pubblica. Non ho mai preso una decisione per tornaconto personale. Ho avvertito in ogni frangente la necessita di tutelare l’interesse collettivo nel modo migliore possibile, contemperando tutti gli interessi coinvolti nelle scelte in una logica di equilibrio e ragionevolezza e, soprattutto, nel rispetto della legge.

Il bene della comunità, per poter essere soddisfatto al meglio, esige determinazione, voglia di fare, consonanza di visione, speranza di poter incidere concretamente, affinità di stile e di condotte. Se tutto questo non c’e, o tende inesorabilmente a evaporare, e bene prenderne atto. E io sento che, da un po’ di tempo, qualcosa si e rotto. Comune di Caserta Non condivido piu nulla del modo di governare la citta: non i metodi; non lo stile; non l’approccio ai temi senza una visione; non il pragmatismo senza tensione ideale; non le continue transazioni senza prospettive; non le decisioni prese altrove da ratificare; non l’assecondare soluzioni che, mettiamola cosi, non guardano al bene comune. Nulla. Penso che nella vita tutto quello che facciamo debba essere fatto con passione, con entusiasmo, con il sorriso sulle labbra. Quando questi sentimenti tendono a sbiadirsi, per una qualunque ragione, significa che e arrivato il momento di dare una svolta. Ho espresso il mio disagio e prospettato informalmente le dimissioni alcuni giorni fa, sperando che tutto ciò potesse dare una scossa, ma constato che cosi non e, e che la svolta che la citta attende non c’e e non ci sarà, prefigurandosi solo un’operazione di maquillage affidata, ancora una volta, a logiche politiche mercantili e a estenuati e logori tatticismi: alcuni assessori ‘indotti’ alle dimissioni, alcuni nuovi ingressi imposti da logiche di gruppo e di appartenenza, qualche presenza scomoda che toglie il disturbo. Tutto qui. Senza neppure una discussione nei partiti, fra i partiti, in coalizione.

Eppure, i problemi sono enormi, e ogni giorno piu gravi e difficili da risolvere, con scarse risorse economiche a disposizione e pochi dirigenti, funzionari e dipendenti per farvi fronte (ai quali tutti rivolgo la mia convinta solidarieta per l’impegno profuso e i rischi che corrono per la mole di lavoro che li sovrasta). Per questo, e per molto altro che sarebbe qui digressivo esporre, ma che mi riservo di spiegare meglio e con maggiore dettaglio, se sollecitata, magari in un confronto pubblico, aperto, rassegno le mie dimissioni dall’incarico di assessore, ringraziandoti per la splendida opportunita che mi hai offerto, consentendomi di convogliare nell’impegno amministrativo l’esaltante esperienza della candidatura alle scorse regionali con il PD. Il bilancio di questo impegno e, sul piano personale, positivo, e, se tornassi indietro, rifarei tutto. A te, ai colleghi di giunta, al consiglio comunale, ai dirigenti, ai dipendenti tutti, oltre al mio sincero grazie, i più incoraggianti auguri di buon lavoro. Comune di Caserta Alla città, ai casertani, confesso di sperare in un arrivederci (sento, e spero, che ci saranno altre forme di servizio e di impegno) e formulo i più calorosi auspici di prosperità e benessere”.