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Aggredita perché stava sfamando dei gattini: “Mi volevano uccidere”

Maddaloni. Aggredita perché stava aiutando dei gatti randagi.

Una volontaria animalista a Maddaloni, stava dando da mangiare a dei gatti randagi. Di colpo, due uomini, padre e figlio le sono comparsi davanti e l’hanno aggredita.

La vittima stessa ha fatto sapere cosa le era successo raccontandolo a Emilio Borrelli, deputato di sinistra che ha pubblicato sui social la testimonianza della volontaria per denunciare pubblicamente l’accaduto. 

Il racconto della vittima:

 

“L’altra sera sono stata aggredita da due uomini, padre e figlio. Tutto questo perché? Perché la sera sotto una casa abbandonata in una traversa che pare sia privata, do da mangiare a dei poveri mici.

Ci sono anche due piccoli, un altro è stato investito per colpa di questa gentaglia e l’altro nero e minuscolo sono riuscita a recuperarlo. Qualcuno l’ha sterilizzato, insomma cerco di risolvere il problema delle nascite pazze. Tutto questo non va bene. Mi volevano ammazzare.

Mi stava per sferrare un pugno in testa, ma è stato fermato. Non farò denuncia perché non servono le denunce come non servono persone in divisa come l’operatore dell’arma con cui credevo di trovare comprensione e applicazione della legge.

 

Ecco perché non ho più fiducia nelle divise e nella giustizia, pur avendo servito lo stato per 35 anni. Questo per dire quello che tante volontarie vere come me devono affrontare, in questo caso nella “civile” Maddaloni.

P.s. la postazione l’ho spostata nella monnezza, ma la vera monnezza è rimasta nel bel viale privato rappresentata dalle loro vite inutili”