Caivano. Nel pomeriggio di lunedì, gli agenti del Commissariato di San Giovanni-Barra hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, emessa il 15 giugno 2023 dal Tribunale di Napoli – Ufficio G.I.P, a carico di un 57enne napoletano, irreperibile dal giugno del 2023, per reati in materia di stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Nello specifico, l’attività in questione trae origine dallo scorso 13 maggio 2023 laddove l’indagato, dopo aver forzato l’alt di una volante, iniziò una corsa folle tra le vie del quartiere San Giovanni Barra, per poi lasciare il veicolo guadagnando la fuga a piedi. All’esito del controllo della vettura abbandonata, all’interno della quale fu rinvenuto 1 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, emerse chiaramente la ragione della spericolata fuga dell’indagato.
L’attività investigativa di seguito intrapresa dal personale del Commissariato San Giovanni-Barra ha permesso di cristallizzare un solido quadro probatorio a carico del prevenuto, determinando il P.M. procedente a richiedere ed ottenere dall’A.G. competente il provvedimento restrittivo in questione.
Per oltre un anno, l’indagato è riuscito a rendersi irreperibile. Solo le serrate attività info-investigative esperite dai poliziotti di San Giovanni Barra hanno permesso di rintracciare, lo scorso lunedì pomeriggio, il prevenuto all’interno di un garage dell’omonimo quartiere, dove è stato tratto in arresto anche per il reato di possesso e fabbricazione di documenti falsi avendo all’atto dell’identificazione esibito un documento di riconoscimento riportante la sua effigie ma con generalità diverse.
Le attività in questione, tuttavia, non si sono concluse con la mera esecuzione del provvedimento restrittivo in commento. L’acume investigativo degli operatori, infatti, li ha indotti ad estendere il controllo all’interno di un locale, sito nel comune di Caivano, nella disponibilità dell’indagato ove sono stati rinvenuti 11 involucri contenenti oltre 5 kg di marijuana e 47 panetti per un ammontare complessivo pari a circa 4 kg di hashish.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.