Parete. Salute e sicurezza delle persone minacciate da una grave crisi ambientale. Questo sta accadendo nella Terra dei Fuochi tra Giugliano e Parete.
In tale zona, vengono continuamente scaricati rifiuti illegalmente e oltre a questo, spesso si scatenano incendi dolosi, e dato che a bruciare sono rifiuti tossici, questi incendi inquinano non poco l’ambiente e l’aria circostante rappresentando così un grave pericolo per la salute delle persone della zona.
Tale grave situazione, ha trasformato queste località come Masseria del Pozzo a Giugliano e Tre Ponti vicino a Parete in simboli di un vero e proprio incubo ambientale senza fine.
Il presidente dell’associazione ambientalista “Kosmos”, Giovanni Papadimitra, ha deciso di assumere il ruolo di portavoce della comunità, denunciando con fermezza tale situazione così grave alle massime autorità locali e regionali.
Oltre a ciò, ha anche rivolto un appello al vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, ai sindaci del territorio e al viceprefetto Ciro Silvestro, delegato del Governo per la Terra dei Fuochi, chiedendo una risposta quanto prima possibile e decisa.
Per tali ragioni si sono accese delle manifestazioni e proteste da parte di associazioni ambientaliste per far fronte a tale emergenza e a una di queste manifestazioni era presente anche il vicesindaco di Parete, Michele Falco
“Non possiamo più continuare così. Ognuno deve assumersi la propria responsabilità per questa tragedia ambientale. Coloro che hanno permesso che i rifiuti diventassero fonte di roghi velenosi devono essere identificati e sanzionati con la massima severità della legge”. Queste le parole di Papadimitra.
Un gruppo di cittadini e attivisti del Comitato Parete “Basta Roghi” ha intensificato la protesta, presentando una denuncia formale alla caserma dei carabinieri contro i responsabili degli incendi e contro chi ha omesso di rimuovere i rifiuti tossici, contribuendo così a perpetuare questa emergenza ambientale.
“La nostra azione è un grido di ribellione contro un sistema che sacrifica la salute e la vita dei cittadini in nome di interessi ignobili. Lo Stato e i sindaci devono riconoscere il fallimento quotidiano nel proteggere il nostro ambiente e la nostra salute. Non possiamo e non vogliamo essere complici di questo sterminio”. Ha poi concluso Giovanni Papadimitra.