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Appalti e Corruzione al Cub, processo si spacca per 7 indagati

 

CASERTA (red. cro.). Doppia scelta di rito per sette indagati comparsi oggi davanti al gup del tribunale di Napoli coinvolti a vario titolo in un caso che riguarda accuse varie tra cui richieste di denaro illegittime, violenza privata, estorsioni e corruzione. Emilio Chianese, Francesco Ferrara, Antonio Sarracino e Gianfranco Caldarelli sono incolpati di estorsione ai danni dei fratelli Luigi e Giuseppe G., titolari di una impresa specializzata in smaltimento rifiuti e demolizione di vecchi edifici e automezzi. Hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato.

Invece, Ferdinando Zivolo e Andrea Improta, funzionari del Cub, rispondono di corruzione e turbata libertà degli incanti e proseguiranno con il processo ordinario imputati con Vincenzo Barbarisi. La prossima udienza ci sarà a ottobre, quando si terrà la requisitoria dei pm della Dda Graziella Arlomede e Simona Rossi che hanno condotto le indagini e le discussioni delle parti civili. Una delle due vittime, nel frattempo, è anche deceduta.

Secondo l’accusa furono taglieggiatii e poi costretti a ricevere soldi con tassi usurai. Sullo sfondo anche la presunta corruzione di un funzionario del Cub per l’assegnazione dell’appalto della demolizione di 80 vecchi automezzi del Consorzio.

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