NAZIONALE – Ci sono diverse segnalazioni di aziende che hanno ricevuto delle lettere dalla Rai inerente al Canone. In pratica l’azienda di Stato richiederebbe il pagamento del Canone per il possesso di dispositivi informatici tablet idonei alla visione dei canali in streaming.
Secondo la normativa vigente, qualsiasi dispositivo in grado di ricevere segnali radiotelevisivi è soggetto al pagamento del Canone RAI. Questo include non solo le tradizionali televisioni, ma anche smart TV, tablet e smartphone, se utilizzati per scopi aziendali o personali.
La Rai contesta il pagamento del canone speciale pari a 346 euro annui a molte aziende, anche quelle che non utilizzano la televisione ma sono in possesso di tablet per motivi di lavoro.
Come riportato da investireoggi, numerose società operanti in settori come l’edilizia, l’informatica, il commercio e la distribuzione hanno denunciato di aver ricevuto lettere di contestazione dalla RAI.
Aziende che dicono di non guardare i canali Rai e che ritengono ingiusta la pretesa della Rai. La Rai giustificherebbe le proprie azioni sostenendo che il canone è una tassa obbligatoria per il possesso di dispositivi atti a ricevere segnali radiotelevisivi. Ma sembra più un modo per fare cassa.