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Emergenza suicidi in carcere, ecco i numeri choc

Carinola/Santa Maria Capua Vetere. In Campania si sono verificati complessivamente 6 suicidi dall’inizio dell’anno, di cui 3 nella casa Circondariale di Poggioreale, 1 a Secondigliano, 1 a Carinola e 1 ad Ariano Irpino. In totale, in Italia, le morti da accertare nelle carceri sono 15, di cui 3 a Poggioreale. Si segnala che nelle carceri si sono consumati anche 6 suicidi tra gli agenti di Polizia Penitenziaria.

Sono alcuni dei dati diffusi da Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nella presentazione del dossier ‘Morire di carcere’ con l’aggiornamento dei dati recenti degli istituti detentivi e sul decreto-legge del Governo sulle carceri, nell’Aula Caduti di Nassirya al Consiglio regionale. All’incontro anche il Garante comunale don Tonino Palmese che si soffermato sul Decreto Carceri, offrendo il suo parere.

Un decreto, all’indomani di tanti suicidi e sofferenze, di disagio e calore, avrebbe dovuto prevedere quanto più possibile l’istituto delle pene alternative per tossicodipendenti, per persone in attesa di giudizio, per tutti coloro che non sono da tenere dento un carcere” ha spiegato “Credo che fino a quando i detenuti restano nelle carte, anche sui tavoli delle varie Sorveglianze e della politica, allora diventa difficile dare un giudizio sulle persone. Mi auguro che dalle carte si incontrino sempre più i volti. Il mio sogno è che i Tribunali di Riesame e le magistrature di Sorveglianza possano avere a che fare quanto più possibile con il volto dei detenuti”.

Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio regionale che ha anche la delega dalla Conferenza nazionale dei consigli regionali a seguire le autorità garanti dei detenuti e dei minori, ha preso la parola. “In autunno faremo una seduta monotematica in Consiglio per guardare con occhio più attento a vicende umane carcerarie. Nella giornata di lavoro cercheremo di tirare fuori un documento che impegna la Giunta, sui settori di nostra competenza, a dare una risposta quanto più possibile pregnante ai numeri che ci sottopone il Garante”.

Per Oliviero “Bisogna avere coraggio su questa vicenda delle carceri: sottrarne persone che possano in modo alternativo scontare una pena, credo, sia un dovere da parte della Repubblica. E chiederemo al Governo di intervenire in modo pregnante, non per decreti legge senza sostanza, in un settore così importante”