NAZIONALE – Nonostante il caldo e l’estate, contrariamente a quanto si pensi, la nuova ondata di covid non accenna ad arrestare la sua corsa ma anzi, stando all’ultimo bollettino pubblicato dal ministero della Salute, l’incidenza di nuovi casi è in lieve aumento negli ultimi giorni ma, bisogna dirlo, sono numeri bassi e contenuti che non destano preoccupazione né creano pressione sugli apparati sanitari del nostro paese.
È chiaro che questi numeri però possono essere sottostimati in quanto tengono conto soltanto dei tamponi effettuati ma tantissime persone, seppur con sintomi, non si sottopongono più a controlli. I sintomi per distinguere i nuovi casi di covid sono molto simili a quelli influenzali e quindi: febbre, raffreddore e mal di testa. Sintomi abbastanza lievi ma occorre prestare attenzione perché potrebbero mutare da persona a persona perché il sistema immunitario reagisce in maniera differente.
Responsabile del nuovo aumento la variante KP3 che al momento è la più diffusa sopratutto negli Stati Uniti con il 25% di incidenza nei nuovi casi. Stando a quanto scoperto dai ricercatori, nonostante una diffusione rapida e sintomi simili a quelli causati da altre varianti, la KP3 ricorderebbe la Delta, ma non sarebbe altrettanto aggressiva.
Intanto dal 1° luglio è decaduto anche l’obbligo di indossare le mascherine protettive per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi.