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Pronto soccorso chiuso la sera, sindaci pronti a consegnare le fasce

Sant’Agata de’ Goti. La riduzione oraria degli accessi al pronto soccorso del presidio ospedaliero Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di S. Agata dei Goti, aperto dalle ore 8 alle 18 in base alla decisione del management aziendale, accende gli animi tanto che, su proposta del sindaco saticulano Salvatore Riccio, molti primi cittadini sanniti sono anche pronti per protesta a rimettere le fasce tricolori nelle mani del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca “per combattere insieme la battaglia e far valere le ragioni non di Sant’Agata de’ Goti, ma dell’intero territorio che gravita attorno al presidio ospedaliero e che non trova risposte alla necessità di tutela della salute”.

“Rispetto ad una scelta scellerata del genere – si legge in una nota del comune di S. Agata dei Goti – il primo cittadino ha fatto richiesta al Ministro della Salute ed al Presidente De Luca per la nomina di un commissario ad acta per l’attuazione del decreto n. 41/2019 che istituiva, per il presidio ospedaliero Sant’Alfonso Maia de’ Liguori, un pronto soccorso in deroga, tenendo conto delle criticità che il territorio presenta in tema di accesso alle cure mediche”. “C’è la necessità – continua il sindaco Riccio – di richiedere il commissariamento dell’azienda ospedaliera ‘San Pio’, da cui dipende il presidio ospedaliero saticulano, e di promuovere un ricorso giurisdizionale dinanzi al Tar per l’ottemperanza al decreto 41/2019”.

Di qui la richiesta dell’invio di ispettori da parte del Ministero per il controllo della legittimità delle scelte operate dal direttore generale del “San Pio” Maria Morgante.