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Antenne selvagge, chiesto piano per limitare l’invasione

SANTA MARIA CAPUA VETERE. «Serve con urgenza un piano antenne per frenare la diffusione selvaggia e incontrollata di impianti di telecomunicazione in città». È la richiesta dei consiglieri comunali Raffaele Aveta e Italo Crisileo del gruppo “Alleanza per la città – Movimento 5 Stelle” di Santa Maria Capua Vetere.

«Con il recente innalzamento, in sede parlamentare, dei limiti delle emissioni da 6 a 15 V/m – spiega il capogruppo Aveta – il rischio per la salute derivante dalla esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici artificiali emessi da apparati radioelettrici pone tutti di fronte alla esigenza di regolamentare l’installazione di impianti di telecomunicazioni sul territorio. È necessario garantire la riduzione dei rischi per i cittadini, attraverso una razionale pianificazione delle “antenne” per la telefonia e disciplinando le procedure per l’installazione, la modifica, la riconfigurazione, la delocalizzazione, la dismissione ed in generale la gestione degli impianti».

Esiste una vasta letteratura scientifica – spiega ancora il leader dell’opposizione – «che sottolinea effetti avversi non termici correlati alla esposizione ai campi elettromagnetici artificiali emessi da apparati radioelettrici, come tumori, malattie neurodegenerative, disturbi cardiocircolatori, danni alla fertilità maschile e femminile».

Il Regolamento comunale per l’installazione degli impianti di telecomunicazioni è stato già adottato da molti Comuni italiani e della Campania, per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale delle antenne. E per questi motivi, Aveta chiede «che venga immediatamente convocata la prima commissione consiliare e vengano attivati gli uffici competenti, per esaminare un Regolamento che si rende quanto mai urgente e necessario. Se questo non dovesse avvenire ad horas, sono pronto a dare le mie dimissioni da membro di una commissione alla quale già non partecipo da tempo per le modalità e per la frequenza delle convocazioni, oltre che per gli argomenti trattati».