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L’analisi del voto, ecco come ha vinto Cecere. La star della lista è Tommaso che merita la vicesindacatura

Capodrise. E’ un’analisi del voto molto semplice e chiara quella che viene fuori dalle urne di Capodrise che hanno decretato la vittoria abbastanza netta del neo sindaco Nicola Cecere.

I portatori di voti hanno avuto la meglio su tutto il resto, l’alleanza tra le varie sigle ha sicuramente funzionato, questa la suddivisione dei seggi nell’ambito della lista Capodrise Insieme Popolare e Democratica:

Siamo Capodrise 5 candidati eletti su 6

Pd 3 candidati eletti su 5

Alleanza per Capodrise 2 candidati eletti su 2

Capodrise Futura 1 candidato eletto su 3.

Tutto è andato secondo i piani, ha funzionato bene anche anche il gioco degli accoppiamenti.

Cecere si è visto riconfermare tutti i colleghi che avevano decretato la mozione di sfiducia, ai quali si è aggiunto Orazio Costantino sostenuto dai Pontillo.

La partenza anticipata con la lista già completata nel mese di marzo è stato un vantaggio non da poco.

L’analisi della sconfitta di Negro

Sull’altro fronte, quello di Viva Capodrise, ci sono state le conferme dei 4 consiglieri uscenti, 3 fedelissimi ai quali si era aggiunto Nicola Belardo già dalla scorsa estate.

Per il resto si è dovuto ricostruire una lista di 16 e quindi ricercare altri 12 nomi che potessero competere con un fronte degli avversari molto delineato e già a assestato a livello elettorale.

Una mossa che è riuscita soltanto in piccolissima parte, soprattutto gli uomini nuovi, quelli che avrebbero dovuto dare il sostegno necessario non hanno reso secondo le aspettative. Si può parlare senza ombra di dubbio di ‘debacle’.

Il tutto unito anche a degli errori di valutazione e a qualche rifiuto in zona Cesarini ha decretato la sconfitta elettorale. Questo è quanto emerge, basta guardare le preferenze per capire.

Sul fronte dei vincitori c’è da segnalare il risultato non proprio brillante di Silvano Ferraro che ha pagato dazio nel Pd blindato. Ci si attendeva qualcosa di più  da Pasquale De Filippo, che avrebbe aggiunto un tocco di competenza in più alla squadra, ma chissà che non possa fare l’assessore esterno.

Tutto è andato secondo i piani, anche la componente del Pd marcianisano quota Abbate (respirano dopo molte sconfitte) ha una sua rappresentante, si tratta della junior Michelangela Topa, sempre scortata dal suo tutor ‘Giovanni Paolo’.

Per quanto riguarda la giunta sembra scontata la nomina per Siamo Capodrise di Margherita Nero, il vicesindaco spetta al Pd e se lo merita ampiamente il primo degli eletti  Tommaso Fattopace, ogni altra soluzione, ad esempio quella esterna, stonerebbe con il risultato elettorale dell’ex enfant prodige.

Per il resto gli assessori saranno decisi dai gruppi politici a seconda dell’accordo firmato poco dopo la metà di marzo.

L’auspicio è che questa maggioranza guidata da Cecere possa attuare anche una politica di distensione e di pacificazione, il tempo delle guerre è finito, bisogna operare con maturità e spirito di iniziativa.

Vedremo quale sarà l’atteggiamento del primo cittadino in tal senso.

Soprattutto bisogna mettere in cantiere delle opere pubbliche, a cominciare dall’ossessione proprio di Cecere e cioè il campo sportivo, quella è una delle primissime cose da fare.