Uno dei grandi interpreti della comicità napoletana, del cinema e della televisione, ci lasciava 30 anni fa lasciando un vuoto incolmabile.
Sono passati ben 30 anni dalla scomparsa di Massimo Trosi, da quel tristissimo 4 Giugno 1994, eppure non esiste un giorno in cui il suo ricordo si affievolisce. Massimo Troisi è stato attore, poeta, regista amato, stimato seguito da tutti. Una persona di famiglia che ancora oggi, continua ad essere amato dal pubblico e dalla critica. Un modo di fare geniale, espressioni spontanee e naturali come lo era il suo innato talento, sempre gentile, garbato e riservato sebbene la fama e le acclamazioni grazie al grande schermo. Aveva 41 anni quando per colpa di quel cuore fragile ci lasciò orfani della sua risata e della sua ironia.
Massimo Trosi nacque il 19 febbraio del 1953 a San Giorgio a Cremano e morì poco dopo le riprese del film “Il Postino” a Roma il 4 giugno del 1994; iniziò la sua attività artistica con I Saraceni ed in seguito con il mitico ed immortale gruppo “La Smorfia” insieme a Lello Arena ed Enzo Decaro. La Smorfia ebbe un’acclamazione ed un successo incredibile grazie, anche, al quale Troisi fece il suo esordio al cinema con “Ricomincio da tre”. Nel febbraio 2015, il fratello Luigi Troisi, ha fondato “A casa di Massimo Troisi” un’ associazione di cui ne è Presidente nella quale si è riprodotto un ambiente domestico simile a quello dove visse l’attore; sono qui custoditi vari oggetti e mobili, oltre ad oggetti ed arredi a lui appartenuti, libri, fotografie e tanto altro. A Casa di Massimo Troisi, che vede la vice presidenza di Maria Falbo, nasce con le seguenti finalità : Capire, Conoscere e Custodire il patrimonio artistico e umano del nostro grande attore e soprattutto grande amico: l’indimenticato e indimenticabile Massimo Troisi.
Tanti furono i grandi successi e non solo cinematografici come : “O ssaje comme fa ‘o core” è una delle sue straordinarie poesie che venne poi accompagnata dalla musica di un altro immortale: “Pino Daniele” quel cuore che fece innamorare di lui Nathalie Caldonazzo e chi se non il suo grande amico Pino poteva trasformare la sua poesia in musica.
“O ssaje comme fa ‘o core”
Tu stive ‘nzieme a n’ato je te guardaje
primma ‘e da’ ‘o tiempo all’uocchie pe’ s’annammura’
già s’era fatt’ annanze ‘o core.
A me, a me
‘o ssaje comme fa ‘o core
a me, a me
quann’ s’è annamurato.
Tu stive ‘nzieme a me je te guardavo
comm’è succiesso, ammore ca è fernuto
ma je nun m’arrenn’ ce voglio pruva’.
Je no, je no
‘o ssaje comme fa ‘o core
je no, je no
quann s’è sbagliato.
quann s’è sbagliato.
ma je nun m’arrenn’ ce voglio pruva’.
Je no, je no
‘o ssaje comme fa ‘o core
je no, je no
quann s’è sbagliato.
quann s’è sbagliato.
Non sorprende che l’amore della sua vita Nathalie Caldonazzo, che è stata al suo fianco proprio negli ultimi anni di vita, si commuova ancora parlando di lui, l’uomo speciale che ha amato intensamente fino a quando non le è stato strappato via. L’attrice e showgirl, sfogliando l’album dei ricordi, ha sottolineato in varie interviste come Troisi sia stato senza dubbio l’amore della sua vita e di come si siano innamorati.
Sono sempre tante le iniziative e i ricordi dedicati a Troisi: libri, eventi, commemorazioni, in occasione sia della data della nascita, sia di quella della scomparsa.
Un’attore, un compagno di vita, un’amico che rimarrà nel cuore di molti, soprattutto della sua Napoli che continua a ricordarlo in tutte le sue sfumature soprannominato “Il Pulcinella senza maschera” per il suo modo di fare e apparire al pubblico.
Ciao Massimo!