SANTA MARIA CAPUA VETERE (red. cro.). L’Assemblea della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, dopo una riunione, ha manifestato la più incondizionata solidarietà all’avvocato Carlo De Stavola, vittima di un grave episodio di minaccia da parte di un testimone durante l’udienza del 15 maggio 2024 nel processo Mezzarano Salvatore e altri più noto.
Il processo riguarda le presunte torture del 6 aprile 2020 ai danni dei detenuti del Carcere di Santa Maria Capua Vetere. Gli associati della Camera Penale hanno condannato fermamente il clima di avversione nei confronti della funzione difensiva e l’atteggiamento di mancata tutela della stessa, rilevando come tale clima sia diffuso negli ambienti giudiziari, alimentato anche da alcuni protagonisti del sistema processuale. L’Assemblea ha posto l’accento sull’andamento insolito del processo Mezzarano Salvatore e altri, sottolineando come questo venga trattato con una peculiare e imperiosa accelerazione a discapito di altre attività giudiziarie più impellenti del circondario, nonostante l’assenza di imputati detenuti e di rischi di prescrizione dei reati.
La frenetica volontà di completare gli atti istruttori, spesso senza considerare esigenze che normalmente comporterebbero il rinvio, e l’estenuante prolungamento degli orari di udienza stanno generando tensioni in aula, sfociando in comportamenti inammissibili in un contesto che dovrebbe garantire il diritto e la legalità del nostro ordinamento.
L’Assemblea ha giudicato inaccettabili l’ostilità e il mancato rispetto verso la funzione difensiva, sancita dall’art. 24 della Costituzione italiana, ricordando che la difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. In conclusione, la Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere ha ribadito la necessità di un ambiente processuale che rispetti e tuteli la funzione difensiva, essenziale per l’affermazione della giustizia e della legalità. L’astensione dalle udienze termina domani.
