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Bullizzano figlia e lei prova a investire, stangata per la madre pirata

CASAL DI PRINCIPE/PARETE (red.cro.). Confermata anche in Cassazione la condanna a 3 anni e cinque mesi per tentato omicidio per Arianna Corvino, 43 anni, di Parete la donna che nel settembre di due anni fa cercò di investire tre quindicenni a Casal di Principe a seguito di una discussione che le ragazze avevano avuto con la figlia dell’investitrice nei giorni precedenti. In primo grado il processo si svolse con rito abbreviato davanti al gup del tribunale di Napoli Nord e l’accusa in quell’occasione formulò una richiesta di pena di ddieci anni e 20 giorni.

Nei giorni scorsi è arrivata anche il decreto di esecuzione ma la donna non andrà in carcere in quanto è stata sospesa la pena e per aver già sofferto gli arresti domiciliari dopo una breve detenzione di tre giorni trascorsi in una cella del carcere femminile di Pozzuoli, con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato. Con la sua Renault Clio, Corvino, secondo gli investigatori, aveva deciso di investire le tre quindicenni a causa dei rapporti conflittuali che le stesse avevano con sua figlia. Le ragazze sarebbero state scaraventate a terra a seguito dell’urto con la vettura guidata dalla donna, ma fortunatamente senza gravi conseguenza.

Incensurata, madre di quattro figli, di cui uno di 10 anni che si trovava nell’auto durante l’investimento delle minorenni la donna spiegò di non essersi diretta volontariamente con l’auto in direzione delle ragazze. Corvino chiarì la sua posizione spiegando che perse il controllo dell’auto mentre decine di persone lanciavano pietre sull’auto.

La donna si era recata a Casal di Principe dalla propria madre e con quest’ultima ed un’amica aveva deciso di andare a parlare con le ragazzine che avrebbero molestato la figlia. Secondo l’accusa, non si trattò di un chiarimento ma di una vera e propria spedizione punitiva nel corso della quale la donna avrebbe «perso i freni inibitori».