NAZIONALE – L’allarme era stato già lanciato dall’European Centre for Disease Prevention and Control che aveva evidenziato come in Europa nel corso del 2023 si sono registrati circa 60mila casi di pertosse nei bambini.
Adesso anche la Società Italiana di Pediatria ha lanciato un avvertimento sulla crescita esponenziale di casi che colpiscono sopratutto neonati e lattanti non vaccinati. Da gennaio a maggio 2024 si sono registrati 110 casi di pertosse con oltre 15 ricoveri in terapia intensiva di piccoli lattanti. Tra questi casi 3 sono i morti.
Si tratta di numeri in forte aumento, quasi un +800% rispetto al 2022 e 2023. Nella maggior parte dei casi si sono registrati in neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età. Il 95% delle madri di questi bambini non era vaccinata e l’80% non aveva ricevuto alcuna informazione sulla disponibilità di una vaccinazione prenatale.
La pertosse è una malattia fortemente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita e nei neonati che hanno un maggior rischio di complicanze e di decesso. In questa fascia di età la mortalità è compresa tra l’1 e l’1,5%. I sintomi iniziali sono quelli simili all’influenza. Per prevenire la pertosse esiste un vaccino che prevede tre dosi nel primo anno di vita con l’esavalente, un richiamo al sesto anno, un richiamo ulteriore tra 12 e i 18 anni e poi ogni 10 anni.
In caso di malattia la cura è a base di antibiotici. Nei casi più gravi possono essere necessarie l’ossigenazione e la ventilazione meccanica.